Musica spenta e tutti a dormire. Nella notte fra sabato e domenica un´operazione congiunta di questura e vigili ha chiuso il circolo gay Binario Uno in via Plezzo, zona Lambrate, per carenze nelle uscite di sicurezza. Negli ultimi mesi la stessa sorte era toccata ad altri locali in via Sammartini frequentati da omosessuali. Ora l´Arcigay attacca: «C´è un accanimento da parte dell´amministrazione contro di noi».
Alle 2.30 di sabato 19 aprile al Binario Uno fra pista da ballo e terrazza c´erano 550 persone, troppe per tre sole uscite antipanico. Ai controlli, ordinati dalla procura, hanno preso parte 60 fra agenti e tecnici dei vigili del fuoco. La chiusura coatta non è stata ancora notificata ai gestori, ma l´ipotesi che sabato prossimo al Binario Uno si torni a ballare viene ritenuta improbabile dagli investigatori.
Aurelio Mancuso, presidente nazionale di Arcigay, lamenta: «A Milano i controlli ai circoli si sono moltiplicati, ci sentiamo presi di mira. Se il locale non è a norma è giusto chiuderlo, ma un tale dispiegamento di forze non si giustifica». Per il vicesindaco Riccardo De Corato la questione non ha fondamento: «Stiamo facendo controlli su tutti i locali – spiega – non solo quelli gay. È stato chiuso, sempre per problemi di sicurezza, anche l´Hollywood. Bisogna preservare la
sicurezza di chi va a ballare».
La settimana scorsa i gestori dei due locali gay After Line e Next Groove, entrambi in via Sammartini, hanno scritto una lettera al Comune dopo che a gennaio per loro era stata disposta la chiusura, poi tramutata in obbligo di chiudere alle 22, denunciando un «atteggiamento discriminatorio dell´amministrazione». Il vicesindaco li incontrerà entro la fine del mese, ma intanto replica: «La chiusura è stata disposta dopo decine di verbali per risse, aggressioni e spaccio in strada».