Bullismo a Licata

  

LA NOTIZIA

BULLISMO: AGRIGENTO, GAY 18ENNE DENUNCIA TORTURE DA COMPAGNI
Agrigento, 22 maggio – Per mesi e mesi ha subito vessazioni dai suoi coetanei perché gay. Alla fine, un ragazzo di 18 anni di Licata (Agrigento) ha deciso di denunciare i suoi aguzzini, tre ragazzi e due ragazze. Ai poliziotti del commissariato ha raccontato che i suoi compagni gli avrebbero più volte spento delle sigarette sulle braccia e gli avrebbero anche più volte danneggiato lo scooter. Indagini sono in corso da parte della polizia per verificare che cosa sia esattamente accaduto.

COMUNICATO STAMPA ARCIGAY SICILIA

Arcigay Sicilia apprende con viva preoccupazione la notizia dell’ennesimo, gravissimo, episodio di violenza omofobica ai danni di un ragazzo 18enne in Provincia di Agrigento. Abbiamo totale fiducia nella serietà con cui le Forze dell’ordine sapranno verificare i fatti denunciati, ma non possiamo non sottolineare, ancora una volta, l’urgenza estrema di una legislazione specifica contro questi crimini di odio.
Esprimiamo affetto, solidarietà ed ammirazione per un giovanissimo che ha avuto il
coraggio di ribellarsi alla violenza e di denunciarla
. Chiediamo alle Istituzioni regionali di
intervenire immediatamente con un piano articolato contro il bullismo e la discriminazione, e di non lasciare che le vite di tante persone vengano umiliate e devastate da violenze e soprusi.

Il Presidente regionale di Arcigay Sicilia
Paolo Patanè
[email protected]

COMUNICATO STAMPA ARCIGAY

Il grave episodio di bullismo, di cui è stato vittima un 18 enne di Agrigento, non è che la prova provata che quello che noi andiamo denunciando da tempo è vero.

È necessario estendere il reati di odio, previsti dalla legge Mancino, anche a quelli per orientamento sessuale e identità di genere.

La cronaca è piena di fatti di fatti come quello accaduto al giovane di Licata ma noi siamo a conoscenza di un numero maggiore di atti di violenza, bullismo o mobbing. Molti gay, lesbiche e trans denunciano i fatti subiti solo alle nostre linee amiche, nella ricerca di un sostegno morale, ma che poi, per paura, non denunciano alla autorità giudiziaria.

Esprimiamo solidarietà e vicinanza al ragazzo siciliano ed invitiamo tutte le vittime a seguire il suo esempio denunciando questi fatti nella speranza che qualcuno al Governo si accorga che una questione di disagio da parte delle persone omosessuali esiste e va affrontato con leggi che tendano alla nostra tutela e alla nostra salvaguardia.

Aurelio Mancuso
presidente nazionale Arcigay


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