La Giornata del Rifugiato, che si celebra il 20 giugno, è sempre più attuale anche per la comunità lgbt.
Lo sottolinea Aurelio Mancuso, presidente nazionale di Arcigay, associazione che si sta occupando di casi di rifugiati omosessuali perseguitati nei paesi d’origine.
Proprio in questi giorni, rende noto Mancuso, sarà notificato il riconoscimento dello status di rifugiato deciso dalla commissione territoriale di Milano a un giovane marocchino, che è stato seguito e assistito dal comitato modenese di Arcigay. Il giovane aveva subito una condanna dal tribunale del suo Paese per la sua omosessualità, punibile in Marocco con la prigione da sei mesi a tre anni.
Alla condanna penale – spiega Mancuso – è seguita quella morale e sociale della sua famiglia e della rete amicale, portandolo a decidere di lasciare il suo Paese e di cercare riparo in Italia.
"In occasione di questa giornata – aggiunge – vogliamo evidenziare come le proposte di modifica alle procedure sull’asilo previste dal pacchetto sicurezza che questo governo ha presentato, siano tra le modifiche peggiori e fortemente in contrasto con i trattati internazionali e le norme europee. Esse infatti rischiano di non garantire le tutele giurisdizionali e le procedure previste. E’ gravissimo in particolare il fatto che il richiedente asilo possa essere rinviato nel suo paese nelle more del ricorso ledendo diritti e tutele"