Il matrimonio omosessuale dall’11 giugno è realta anche in Norvegia.
Il Parlamento di Oslo ha approvato con una larghissima maggioranza (84 voti a favore e 41 contrari) la legge che consente agli omosessuali di sposarsi, di adottare bambini e alle lesbiche di ricorrere all’inseminazione articificiale per avere un bambini.
La Norvegia diventa così il sesto Paese a consentire le nozze omosessuali, dopo Olanda, Belgio, Spagna, Canada e Repubblica Sudafricana. A questi bisogna aggiungere lo stato USA del Massachussets.
Inoltre bisogna ricordare come diversi Paesi europei, pur non allargando la legge sul matrimonio alle coppie dello stesso sesso, riconoscono Pari Diritti a tutte le relazioni con una legge equivalente; questo accade ad esempio in Svezia, Finlandia, Danimarca e Regno Unito.
Il voto al Parlamento di Oslo è stato salutato con applausi dalla galleria del pubblico. "E’ un giorno storico", ha dichiarato in aula il deputato laburista Gunn Karin Gjul, paragonando la nuova legge "al suffragio universale e alla legge sulla parità dei sessi".
Contro la legge si sono schierati il partito Cristiano Democratico e il populista Partito del Progresso, all’opposizione. Durante il dibattito, le due formazioni politiche hanno detto di opporsi in particolare alla possibilità che le coppie lesbiche possano avvalersi dell’inseminazione artificiale. Il leader cristiano democratico Dagfinn Hoybraten ha sottolineato in aula di essere a favore dei diritti degli omosessuali ma di voler proteggere i bambini e ha messo in guardia contro "gli esperimenti" in questo campo. All’esterno del parlamento si e’ tenuta una manifestazione pacifica contro il nuovo diritto matrimoniale.
La legge amplia le possibilità di adozione da parte delle coppie dello stesso sesso e autorizza, ma non obbliga la chiesa di Norvegia e altre confessioni religiose a celebrare i matrimoni gay.
Il nuovo diritto matrimoniale è stato approvato dalla coalizione di governo – partito Laburista, partito di Centro e partito dei Socialisti di sinistra- ma anche dai Conservatori e i Liberali all’opposizione.