Coming out in Piemonte

  

Il capoluogo piemontese è città all’avanguardia nei servizi rivolti agli omossessuali e alle loro famiglie, ma non altrettanto è il resto del Piemonte: Torino concentra la quasi totalità delle iniziative, come nel caso del Servizio LGBT per il superamento delle discriminazione basate sull’orientamento sessuale, unico in Piemonte mentre solo sporadicamente l’organizzazione di eventi di sensibilizzazione avviene sul resto del territorio regionale.

E’ quanto emerge da una ricerca sui familiari di giovani omossessuali, finanziata dalla Regione Piemonte che rileva, tra i dati più preoccupanti l’alto livello di omofobia nelle scuole.

L’indagine, realizzata dal dipartimento di ricerca sociale dell’Università del Piemonte Orientale, si è basata su questionari e interviste che hanno coinvolto genitori, fratelli e sorelle di giovani omosessuali e si è concentrata sui bisogni e le risorse a cui le famiglie possono accedere per fronteggiare le difficoltà legate alla conoscenza dell’omosessualità di un proprio familiare.

Dallo studio è emerso, inoltre, che se a Torino i giovani omosessuali sembrano più propensi al coming out , al contrario nei piccoli centri urbani e nel resto del Piemonte c’è più resistenza e timore a vivere liberamente il proprio orientamento sessuale.


Ciò che, invece, non distingue il capoluogo dal resto della regione è, invece, l’ elevata percezione di omofobia nell’ambito scolastico.

Uno sguardo all’interno della famiglia evidenzia come sia la madre la prima persona a cui, sia nel caso femminile che maschile, viene svelata la propria omosessualità.
E sempre le madri sono le prime a mettersi alla ricerca di aiuto e informazioni .

Meno trainante il ruolo dei padri, che ne vengono a conoscenza solo in un secondo momento e, spesso, con l’intermediazione materna. Infine, le famiglie, pur riconoscendo l’importanza cruciale di organizzazioni che sostengono genitori, parenti e amici delle persone omosessuali, manifestano il desiderio di incontrarsi anche al di fuori di contesti specifici, percepiti, a volte, come stigmatizzanti.


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