Si è conclusa domenica 19 ottobre 2008 la Conferenza Internazionale dei giovani LGBT a Torino, organizzata da IGLYO (Organizzazione Internazionale dei Giovani e Studenti LGBT) e Arcigay. La Conferenza aveva ricevuto il patrocinio e il contributo della Commissione Europea, della Fondazione Europea dei Giovani, della Regione Piemonte e del Comune di Torino, ed è stata salutata positivamente dal Ministro della Gioventù, on. Giorgia Meloni.
Oltre trenta ragazze e ragazzi provenienti da tutto il mondo hanno sviluppato nuove strategie per costruire a livello locale e internazionale nuove azioni rivolte ai giovani LGBT per promuoverne la visibilità, lo sviluppo di servizi pubblici, l’inclusione nel settore dell’istruzione.
Fabio Saccà, Responsabile rete giovani Arcigay, ha dichiarato: "Dal confronto tra stati più avanzati e più in difficoltà sul fronte dei diritti, è emersa la necessità di azioni sociali che vanno al di là della regolamentazione legislativa. Anche in paesi come Spagna, Inghilterra, Olanda, mancano servizi concreti in materia di salute, istruzione, accesso al mondo del lavoro. L’esclusione delle persone LGBT si perpetua nel silenzio di tanti stati che ignorano questa fetta importante della popolazione, o che pensano di essersi lavati la coscienza promulgando leggi che poi non vengono applicate".
Torino si è confermata una città a vocazione internazionale: durante la Conferenza è stato annunciato un progetto promosso dal Coordinamento Torino Pride, per sviluppare un programma di promozione turistica della città rivolta alle persone omosessuali in tutto il mondo.
Nelle prossime settimane sarà divulgato un video realizzato durante la Conferenza, che ha lo scopo di promuovere ulteriormente la visibilità dei giovani LGBT e lo sviluppo di un attivismo giovanile più strategico. In secondo luogo sarà attivata una piattaforma informatica per il monitoraggio della condizione dei giovani LGBT a livello internazionale e la raccolta di buone prassi.
Alla Conferenza è giunto anche il contributo di Stephen Whittle, presidente della Rete Europea delle persone Transgender, che ha richiamato l’attenzione sui giovani trans: "1 persona transgender su 3 non riceve un trattamento qualificato dal servizio sanitario. La maggior parte di loro tende ad abbandonare giovanissima il percorso di studi non potendo tollerare la discriminazione e l’esclusione; ma anche riprendendo gli studi in un secondo momento solo una minima parte di loro raggiunge titoli di studio di rilievo; infine il livello di retribuzione nel mondo del lavoro è nettamente inferiore alla media. Solo il 31% ha un lavoro a tempo indeterminato".
Bartek Lech, policy officer al Parlamento Europeo ha ricordato la battaglia in corso per l’approvazione di una Direttiva comunitaria vincolante per i paesi membri sulle discriminazioni per l’accesso ai beni e ai servizi pubblici, sulla base di disabilità, età, orientamento sessuale, religione e convinzioni personali. "Il Consiglio UE ha tempo fino ad aprile per promuoverla prima della fine della legislatura. Richiamiamo la responsabilità di tutti gli stati membri, in particolare degli stati fondatori come l’Italia per dare seguito a un provvedimento fondamentale per migliorare le condizioni di vita e di libertà di milioni di cittadini in tutta Europa".
IGLYO ha espresso il suo ringraziamento ad Arcigay e ai/alle volontari/e del Comitato Arcigay Ottavio Mai di Torino che hanno permesso la realizzazione di una Conferenza nata non senza difficoltà.
Tutti i documenti della Conferenza saranno presto disponibili all’indirizzo