Sabato 22 e domenica 23 novembre 2008 a Bologna, presso la sede nazionale in via Don Minzoni 18, si riunisce il Consiglio nazionale di Arcigay, il massimo organismo dell’associazione, in cui sono rappresentati i quasi cinquanta Comitati provinciali e tutte le espressioni politico-culturali di Arcigay.
In quest’occasione saranno lanciate la campagna nazionale salute e le molteplici iniziative dell’Associazione in occasione della Giornata Mondiale di Lotta contro l’HIV/AIDS. Altri temi rilevanti all’ordine del giorno saranno l’avvio del percorso di creazione della federazione nazionale LGBT, la campagna di ascolto della comunità, la riorganizzazione della struttura di Arcigay, le iniziative di visibilità per le coppie omosessuali per San Valentino 2009.
Pubblichiamo più sotto in anteprima l’editoriale del nuovo numero di Pegaso, trimestrale Arcigay, nel quale il presidente nazionale Aurelio Mancuso traccia un bilancio del percorso associativi in questi prossimi mesi.
Ecco il programma dei lavori.
Sabato 22 novembre ore 14.00
– Adempimenti regolamentari, eventuali decadenze e integrazioni CN
– Relazione introduttiva del presidente nazionale
– Illustrazione delle proposte di indirizzo, di ordini del giorno, e degli adempimenti previsti da ordini del giorno approvati in precedenti Consigli Nazionali
– Dibattito
Ore 20.00 chiusura della sessione
Domenica 23 novembre ore 10.00
– Ripresa del dibattito
– Apertura sessione di votazioni su proposte di indirizzo, ordini del giorno e adempimenti previsti in odg precedenti CN, dimissioni dalla Segreteria nazionale e nuova proposta di Segreteria, eventuali revoche o nuove affiliazioni.
Ore 16.00 chiusura dei lavori
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Abbiamo bisogno di fiducia
di Aurelio Mancuso, presidente nazionale Arcigay
Il nostro dovere di occuparci di noi stessi, con limpidità, superando un letargo colpevole, frutto di un’omologazione che ha colpito anche le menti più fervide. Non solo 1° dicembre, ma una continua attenzione alla nostra salute, intesa come vera educazione a prenderci e prendersi cura.
Arcigay riparte da questo, da un’intolleranza mentale che ci coinvolge: AIDS, malattie sessualmente trasmissibili, preservativo, test, controlli medici, aiuto psicologico, solidarietà umana, dignità e soggettività delle persone sieropositive.
Abbiamo il dovere di occuparcene davvero, mettere in campo la bella campagna che potrete ammirare in questi giorni e l’acquisto di 200mila preservativi, che sono destinati all’attività politica dei Comitati, ma anche alla sperimentazione della distribuzione gratuita, dapprima in un piccolo nucleo, di nostri Circoli affiliati. Per rendere continuativa e duratura la distribuzione dei preseravativi stiamo cercando finanziamenti privati (quelli pubblici non ci sono!), perché – per dare la misura dell’operazione – occorrono almeno due milioni di preservativi e lubrificanti all’anno per coprire tutto il territorio nazionale.
Occuparci della nostra salute è, prima di tutto, quindi, riaprire con determinazione la questione HIV nel nostro paese, ma anche tutelare la completezza della salute psico-fisica dei gay e delle lesbiche. Da qui la predisposizione della campagna contro l’omofobia, di cui a breve sarà bandito il concorso pubblico di idee.
E a questo si somma l’azione a difesa della nostra dignità, che comprende la tutela anche giudiziaria del nostro vissuto, con il deposito della querela con richiesta di risarcimento danni nei confronti dell’onorevole Paola Binetti, che continua impunemente a spargere sui mass media, falsità ed odio.
Questi brevi accenni per comunicarvi la volontà di Arcigay di proseguire nel suo cammino di riforma politica e sociale, che necessita di un’attenzione particolare nei confronti delle concrete richieste che emergono dentro il popolo LGBT. Molti gay e lesbiche avvertono una giusta inquietudine e una giustificata insoddisfazione. I diritti civili non arrivano, la nostra condizione concreta rischia di peggiorare, il clima politico e sociale è assai preoccupante. Intendiamo suscitare un vasto e schietto ascolto, un mettersi in relazione per raccogliere le critiche sui nostri difetti, e da questo trarre la forza per un nuovo inizio, per un protagonismo diretto di tante e di tanti che finora hanno pensato, a torto, che il proprio impegno fosse inutile. Abbiamo bisogno di fiducia e di solidarietà reciproca e dobbiamo costruirle presto ed insieme.