Il Congresso nazionale di Arcigay ha individuato fra le azioni prioritarie da perseguire nell’azione sociale e politica della nostra Associazione la formazione in tutta Italia di una estesa e qualificata rete di socie e soci che intendano svolgere attività volontaria.
Questa necessità nasce anche dalla constatazione che negli ultimi anni i nostri Comitati provinciali hanno registrato l’afflusso di moltissimi volontari giovani, che hanno deciso di impegnarsi in Arcigay. Questo protagonismo va alimentato e aiutato ad esprimersi, soprattutto attraverso l’acquisizione di strumenti formativi adeguati ai tempi.
Questa esigenza di formazione si affianca ad un’altra impellente necessità. Abbiamo il dovere di ristabilire un reale canale comunicativo con la più ampia comunità LGBT, sviluppare occasioni di incontro e di approfondimento in grado di ottemperare al nostro dovere di ascolto, che ci permetta da un lato di raccogliere le richieste, i desideri e le idee che si sviluppano dentro la nostra comunità di riferimento e dall’altro di stimolarne la consapevolezza, la crescita, la visibilità e la presa di coscienza.
Come affermato in diversi documenti, Arcigay deve avere la capacità di recuperare una relazione forte e stabile con le persone gay e lesbiche non solo attraverso le posizioni politiche e sociali, ma anche con il coinvolgimento diretto e la condivisione delle loro concrete istanze.
La crisi della rappresentanza partitica, le cocenti delusioni avute dai governi degli ultimi anni, hanno alimentato dentro il popolo LGBT un diffuso sentimento di disillusione, di allontanamento dall’impegno, di sfiducia non solo nei confronti dei partiti ed istituzioni, ma anche rispetto all’azione del movimento e in particolare di Arcigay. Rischiamo di essere percepiti come una casta, scollegati dalla realtà di vita della nostra comunità, impegnati in balletti di palazzo che non producono reali benefici per gli omosessuali del nostro paese.
E’ nostra precisa responsabilità, quindi, fornire ai nostri volontari appartenenti a tutte le generazioni di omosessuali, strumenti formativi, culturali ed operativi che rendano possibile un’ampia campagna di ascolto interno ed esterno e di rilevamento delle richieste più sentite dalla nostra comunità e garantire la piena partecipazione di tutte le articolazioni dell’associazione ad una discussione aperta, costruttiva ed improntata alla comprensione e lo scambio reciproco delle opinioni, nel pieno rispetto dei diversi punti di vista esistenti. Per questa attività di ascolto interno dovranno essere attivati opportunità e occasioni atte a dare spazio e fornire gli strumenti per la piena partecipazione anche delle realtà più piccole, anche tramite specifici workshop da prevedere nei progetti già avviati.
Arcigay intende sviluppare nei prossimi due anni una strategia articolata che rafforza, implementa ed ottimizza la nostra rete di comunicazione interna e ponga nuovamente in relazione la nostra organizzazione con il popolo LGBT attraverso azioni e modalità che individueremo insieme nei prossimi Consigli nazionali. Il lavoro di preparazione, di istruzione e di coordinamento sarà svolto dalla Segreteria.
Questa scelta non solo è coerente con le determinazioni congressuali, ma ci permetterà di dare ulteriore concretezza alla riforma avviata negli ultimi anni: trasformare l’Associazione in un soggetto sociale e politico, simile alla realtà sindacale, capace di offrire una rappresentanza diretta ed autonoma ai gay e alle lesbiche italiane.
Il Consiglio Nazionale Arcigay
Bologna 23 novembre 2008