Giovedì 13 novembre 2008, dalle ore 20, presso il circolo ARCI “Borgo B” in Via Bernabei 40/a, a Parma, si terrà la Serata Antiomofobia, in risposta agli attacchi di stampo razzistico e discriminatorio compiuti dal consigliere di quartiere Oltretorrente Salvarani.
A tal fine, nel locale di Borgo Bernabei si inizierà, insieme all’associazione radicale Certi Diritti, la raccolta di firme per la richiesta delle dimissioni di Salvarani in quanto, con i suoi pregiudizi ed atteggiamenti omofobici, non rappresenta lo spirito e la cultura tollerante e solidale che da sempre caratterizza gli abitanti di questa zona.
A tale serata saranno inoltre presenti il presidente nazionale di Arcigay Aurelio Mancuso e i massimi dirigenti nazionali di “Certi Diritti”, oltre a rappresentanze di UDU, ARCI, CGIL, Amnesty International, PD locale, Giovani Democratici, Rifondazione Comunista ed altri.
Saranno inoltre presenti i tre senatori firmatari della interrogazione parlamentare (Perduca, Poretti, Soliani) ed esponenti di spicco di Radicali Italiani.
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IL COMUNICATO DI ARCIGAY – 8 novembre 2008
Interrogazione dei Senatori Donatella Poretti, Marco Perduca, Albertina Soliani
al Ministro delle Pari opportunità
Premesso che:
nel mese di ottobre nel Comune di Parma è stata presentata un’interrogazione dal consigliere del quartiere Oltretorrente di «Impegno per Parma», Stefano Salvarani, che chiedeva alla Presidente della circoscrizione Marina Ravanetti presso il Comune di effettuare maggiori controlli sull’attività del nuovo circolo Arci, il «Borgo B», situato nel borgo Bernabei, in quanto gestito da due omosessuali;
in seguito, è stata presentata una lettera contenente la richiesta da parte dei gestori del circolo di «una pubblica e immediata presa di distanza dalla posizione discriminatoria e omofobica del consigliere Stefano Salvarani sia del sindaco Pietro Vignali che dei capigruppo di "Impegno per Parma" in consiglio comunale (Vittorio Guasti) e nel consiglio di quartiere (Salvatore Gerace) chiediamo che questa presa di distanza comporti il suo allontanamento dal gruppo »;
il consigliere «sotto accusa» si difende affermando «che su pressione di alcuni cittadini che erano preoccupati per la riapertura del locale con questa nuova gestione di omosessuali e che potesse diventare un Arcigay ho richiesto un controllo al Comune per verificare che tutto fosse a posto e che le normative in materia venissero rispettate a tutela dei residenti della zona»;
i gestori del circolo hanno anche annunciato l’intenzione di avviare una raccolta di firme per chiedere le dimissioni di Salvarani dal consiglio di quartiere e allo stesso tempo hanno proclamato l’organizzazione per giovedì 13 novembre di una «serata antiomofobica e di solidarietà» per rispondere «ai pregiudizi e all’istinto razzistico manifestato dal consigliere con la sua richiesta»;
per sapere:
se il ministro è a conoscenza dei fatti in dettaglio e se intenda esprimere solidarietà ai gestori del locale;
se il Ministro confermi la necessità di promuovere una campagna contro le discriminazioni, tramite strumenti legislativi e impegnando le amministrazioni locali come primo baluardo contro ogni forma di pregiudizio omofobico.