Davanti al vaticano col cappio al collo

  

Centinaia di persone hanno partecipato alla manifestazione del 6 dicembre di fronte al Vaticano, che è stata l’occasione per rilanciare un nuovo appello in favore della campagna francese la depenalizzazione dell’omosessualità presso l’ONU, sostenuto anche da diverse organizzazioni LGBT europeee.

“Ciò che sta accadendo in questi giorni è un fatto straordinariamente importante.” – dichiara Aurelio Mancuso, presidente nazionale Arcigay – “Arcigay ha saputo lanciare una campagna di sensibilizzazione mondiale in difesa della vita e della dignità di migliaia di persone lesbiche e gay. La nostra azione ha suscitato interesse e sostegno da parte di organizzazioni umanitarie internazionali, di ambienti diplomatici dell’ONU, ma soprattutto di migliaia di cittadini e cittadine, eterosessuali ed omosessuali, cristiane e non, che sia attraverso la rete, sia attraverso la partecipazione alle nostre azioni in diverse città, ci sono vicini per una causa che riguarda la libertà di ciascuno di noi”.

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IL TESTO DELL’APPELLO

Sosteniamo la depenalizzazione dell’omosessualità presso l’ONU

Ricordiamo che decine di persone gay e lesbiche che nel mondo muoiono a causa della loro omosessualità.

Nel mondo 93 nazioni puniscono ancora legalmente l’omosessualità. In 7 di questi – Iran, Arabia Saudita, Yemen, Emirati Arabi Uniti, Sudan, Nigeria, Mauritania – gay e lesbiche sono puniti con la pena di morte.

Queste vittime dell’odio non possono urlare nulla nei loro paesi. Noi vogliamo scendere in piazza per denunciare queste atroci violenze al posto loro e per protestare contro le prese di posizione vaticane che hanno richiesto all’ONU di fermare la depenalizzazione universale dell’omosessualità.

Ci rivolgiamo, a tutte e tutti le cittadini e i cittadini, credenti e non, chiedendo di condividere con noi l’impegno affinché nessuna persona sia discriminata, incarcerata, torturata ed uccisa in ragione della sua appartenenza etnica, dei suoi ideali, delle sue convinzioni religiose, del suo sesso, della sua condizione fisica e psicologica, del suo orientamento sessuale e della sua identità di genere.

Per questo sosteniamo la dichiarazione del governo francese per invitare l’Assemblea generale dell’ONU alla depenalizzazione universale dell’omosessualità.

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LA CAUSA SU FACEBOOK

Stop Vatican Attack – Support Homosexuality
Decriminalization
http://apps.facebook.com/causes/167395?m=454a9415


Carissimi e carissime, iscrivetevi alla causa!
Dite un laico basta alle politiche del Vaticano e sostenete la proposta francese di depenalizzazione dell’omosessualità, avanzata all’ONU.


Girate l’invito a sostenere questa causa a tutti i vostri amici e a tutte le vostre amiche, aggiungendo un breve messaggio personale come questo. Il messaggio personale di accompagnamento è un’azione gentile, alle persone fa piacere riceverlo e più volentieri ci sosterranno. In tre giorni abbiamo già raggiunto quota 10.000.

Entro il 10 dicembre, giorno in cui la Francia depositerà la proposta all’ONU, questa causa farà bene alle nostre ragioni se si diffonderà a macchia d’olio sulla più grande community in Italia e nel mondo.


C’è bisogno del vostro aiuto, per riuscirci.

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LA SETTIMANA DI INIZIATIVE

https://www.arcigay.it/vaticano-complice-del-nostro-martirio


La settimana di inziative di protesta prosegue la mattina del 7 dicembre con un volantinaggio di sensibilizzazione davanti al Duomo di Trento e con un’azione performativa di Arcigay Catania in Piazza Università dalle 10 alle 13 e lunedì 8 dicembre, giorno dell’Immacolata Concezione, con il sit-in di Firenze delle 15.30 davanti al Duomo e con un volantinaggio a Bologna alle 11 davanti alla Cattedrale di San Pietro.

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I VIDEO della Manifestazione del 6 Dicembre davanti a San Pietro



 


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