Ecco i Versi Inversi

  

Sono stati assegnati i premi del 1° concorso nazionale di poesia e narrativa Versi inVersi, promosso da Arcigay Orlando di Brescia con il patrocinio del Consiglio della Regione Lombardia, dall’Assessorato e dalla Commissione per le pari Opportunità del Comune di Brescia e il sostegno della Fondazione ASM e del sindacato FLC-CGIL di Brescia.

Sono state ricevute 124 opere di autrici e autori di tutte le età e di tutte le regioni del paese.
La giuria, presieduta da Delia Vaccarello, giornalista e scrittrice, ha individuato le opere meritevoli per le quattro sezioni di cui si compone il concorso: qui vi anticipiamo le opere che hanno vinto il primo premio di ogni sezione.

Per la sezione Poesia a tema libero 21 giugno di Rosario Capaldo di Brescia; come Poesia a tematica LGBT Insieme di Arnold de Vos di Trento; per la sezione Racconto a tematica GLBT Senza titolo di Anna Maria Paolucci di Roma. Nessun premio è stato assegnato per la sezione Racconto a tema libero, per cui concorrevano solo cinque opere, ma è stato segnalato Brandon di Marcella Spiaggiari di Formigine (MO).

La premiazione avrà luogo venerdì 19 dicembre 2008 alle ore 17.30 presso il Teatro S. Carlino in via Matteotti 6/A a Brescia, introdotta da una conferenza su Umberto Saba ed Ernesto: identità allo specchio del prof. Roberto Benedetti (Université de Poitiers e dell’Università di Verona).

In quell’occasione sarà disponibile il libro-premio della casa editrice Il dito e la Luna di Milano che raccoglierà le opere premiate e segnalate.

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Pubblichiamo qui la poesia Insieme di Arnold de Vos.

Insieme

“Se ti vergogni, puoi camminare a distanza.”
(Giuseppe Pontiggia, Nati due volte)

E così siamo andati spaiati
per un bel po’, evitando letti matrimoniali
non facendo la doccia insieme
uscendo dalla stanza a momenti alterni
usando ingressi diversi, lo stratagemma dei
rientri differenziati. Insieme, e mai insieme.
Separati dalla cortina invisibile della convenienza:
‘Se ti vergogni di me, puoi camminare a distanza.’
E lo hai fatto. Ne è nato un amore distorto
che sconto in solitudine. Non mi è naturale vivere a due.
Il mio amore è un intreccio a canestro
coi vimini rotti in ogni punto: l’usura
fa uno sforzo ma la consuetudine ha spaccato il fondo.


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