«Canzone irriverente della goliardia esposta in Comune»

  

(Al.Rod.) La Goliardia va in mostra, ma Alessandro Zan non nasconde qualche riserva. Per l’assessore all’Ambiente (che ieri ha compiuto 37 anni) la rassegna fotografica dedicata alla goliardia padovana e allestita dall’Esu nel cortile pensile di palazzo Moroni ha un sapore dolce amaro. Da un lato le immagini dei goliardi mantellati in compagnia, tra gli altri, di ben tre presidenti della Repubblica (Sandro Pertini, Oscar Luigi Scalfaro e Carlo Azeglio Ciampi) divertono e non poco il presidente regionale dell’Arcigay. A far storcere il naso a Zan è però è la riproduzione di un evergreen della canzone goliardica, ovvero la Vispa Teresa. “La Vispa Teresa avea, tra l’erbetta, al volo sorpresa gentil farfalletta e tutta giuliva gridava a distesa: L’ho presa, l’ho presa, l’ho presa nel c…!”. “Ahi che mal!”. “Te sta ben, c…!”. Questi i versi della canzoncina. Versi che non convincono fino in fondo il leader di Sinistra per Padova. «Parlare di omofobia mi pare francamente esagerato, la canzoncina è irriverente e simpatica e non credo voglia essere offensiva», premette l’assessore che non manca però di bacchettare gli organizzatori della rassegna: «A lasciarmi perplesso è però il luogo in cui viene esposta. Credo che per rispetto ad una sede istituzionale come il Comune queste strofe avrebbero potuto essere ospitate altrove».


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