Arcigay Pesaro: Fano territorio difficile

  

SAREBBERO cinque ragazzi della Carpegna sui venti anni, tra cui due fratelli, gli autori del pestaggio del 45enne di Montefelcino vicino al pub Dark Soul in via Giorgi di Fano durante la notte di Capodanno. I cinque sono stati fermati un paio di ore dopo l’aggressione dai carabinieri, che non erano al corrente dell’accaduto, mentre si trovavano in auto vicino alla stazione per un controllo. L’accertamento effettuato dai militari è stato quindi rigirato, nell’ottica della costante collaborazione tra forze dell’ordine, agli agenti del Commissariato che a questo punto hanno stretto il cerchio intorno agli autori del pestaggio. Quanto accaduto, per il sindaco Stefano Aguzzi, non fa che confermare «la giusta direzione intrapresa dall’Amministrazione comunale» nel porre particolare attenzione e sensibilità su sicurezza e tutela dell’ordine pubblico. «Ne è una conferma continua il sindaco Aguzzi l’incontro organizzato dal Comune con gli operatori del centro storico ed i residenti per attivare insieme una serie di iniziative che portino ad un maggiore controllo del territorio dove ognuno sarà chiamato a svolgere il proprio ruolo, attivando importanti sinergie perchè episodi come quelli registrati nelle ultime ore non rovinano l’immagine di una città capace di offrire divertimento in maniera sana, senza eccessi e sotto la bandiera dell’accoglienza. Quindi occorre accelerare da parte degli operatori il percorso deciso congiuntamente di attivare, dove possibile, una vigilanza privata». Anche per Massimo Iacucci dell’Artigianato Metaurense quella della vigilanza privata è una strada da seguire. «Non molto tempo fa abbiamo organizzato dei corsi di aggiornamento professionale per body-guard e tra i nostri associati ci sono varie realtà in grado di assicurare il servizio di vigilanza. Realtà che siamo ben lieti di mettere a disposizione per far aumentare il livello di sicurezza negli esercizi pubblici». L’Anpi di Fano, attraverso il presidente Paolo Pagnoni, esprime ferma condanna contro questi atti di violenza di gruppo di chiara matrice fascista. Condanna a quanto è accaduto anche da parte del Movimento Radicalsocialista e dal Comitato Provinciale Arcigay “Agorà”. «Nella speranza che i cinque uomini vengano al più presto consegnati alla giustizia scrivono dall’Arcigay vogliamo una volta di più sottolineare come Fano, e tutto il territorio provinciale, sia ben lungi dall’essere quell’isola felice da qualcuno propagandata».


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