Essere gay e lesbiche in Italia: ‘Storie e racconti di ordinaria diversità’

  

Essere gay e lesbiche in Italia: ‘Storie e racconti di ordinaria diversità’
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Vanda, Valeria, Marco e Mariella: sono questi i nomi dei quattro testimonial della nuova campagna organizzata da Arcigay e DRAFTFCB, una campagna che, grazie alla potenza delle parole, dei racconti di gente normale, cerca di entrare nel cuore di chi, ancora oggi, non riesce a comprendere davvero l’omosessualità. Sembra un paradosso, ma so per certo che i pregiudizi sono ancora tantissimi, e sono radicati in tante, troppe persone. “Storie – racconti di ordinaria diversità“, racconta com’è essere gay e lesbiche in un Paese come l’Italia, racconta le esperienze di genitori di ragazzi omosessuali, racconta le esperienze di ragazze lesbiche alle prese con tabù e pregiudizi.
E’ il dialogo l’arma vincente di questa campagna, una campagna che mira a rendere partecipi tutte le persone che guardano con diffidenza il mondo Lgbt, un mondo dipinto (anche dai media, la televisione in primis) con colori che spesso non li rappresentano realmente.
A parlare questa volta sono due mamme, una ragazza lesbica e un professionista gay, che con parole semplici, che possano arrivare dritto al cuore di chi ascolta, sottolineano un concetto fondamentale, ovvero che essere omosessuali non significa essere diversi.
Davvero toccanti le parole di mamma Mariella, una mamma romana che ha parlato della figlia lesbica: “Per me mia figlia non è cambiata, – ha giustamente dichiarato la donna – io la amo talmente tanto, soprattutto adesso, perché so chi è. Essere lesbica, essere omosessuale è un fatto naturale …l’essere non cambia”.
Collegatevi al sito www.diversamenteuguali.org per ascoltare le testimonianze dei quattro protagonisti della campagna, inviate le vostre storie e parlate delle vostre esperienze…!


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