Bologna. Flashmob gay con i baci in piazza delle ragazze

  

di ELEONORA CAPELLI
(segue dalla prima di cronaca)
così ieri il “gigante” della fontana del Nettuno ha visto i ragazzi che si stanno preparando al Gay pride di Bologna, in programma per il 9 giugno, riprendersi la piazza. Giovanissimi “under 20” accompagnati dallo striscione «Gay, lesbiche, trans: diritti negati, amori congelati» hanno trasformato «una festa commerciale come San Valentino in un´azione politica». I palloncini rossi a forma di cuore non mancavano, stretti tra le mani degli affettuosi manifestanti, ma i baci scambiati erano animati anche da passione per i diritti civili. Alcune coppie di innamorati eterossessuali si sono unite al flash mob, con la contagiosa spensieratezza tipica degli innamorati. Certo, «non si trattava solo di difendere il nostro amore, ma anche di reagire a dichiarazioni violente – come ha detto Emiliano Zaino di Arcigay -: quelle di Giovanardi sono parole che vanno contro la legge sulla non discriminazione».
Domenica il testimone sarà raccolto dai giovani democratici di Modena che organizzano “effusioni continuate” per tre ore sotto casa del senatore. Giovanardi ha già prontamente risposto: «Se leggessero qualche libro di storia si renderebbero conto che intimidire le persone sotto casa è lo stesso metodo che usavano gli squadristi fascisti». Però alla fine meglio seguire i consigli delle pubblicità dei cioccolatini: ditelo con un bacio. Non c´è niente di più innocuo e forte allo stesso tempo.


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