L’aggressione a Michelle esposto dell’Arcigay

  

Non si placano l’ondata di sdegno e gli attestati di solidarietà sull’episodio che la sera di San Valentino ha visto protagonista Michelle Santamaria, trans licatese aggredita a calci e pugni all’uscita di una discoteca di Catania.
Sull’episodio è intervenuta anche Anna Paola Concia, deputata del Pd: «È inaccettabile – ha dichiarato la parlamentare – che, in un paese come l’Italia, l’omofobia rimanga una grande emergenza nazionale senza una disposizione di legge che la contrasti con forza e convinzione. Chiedo al ministro Fornero di mobilitarsi al più presto per creare quegli anticorpi sociali contro la violenza che mancano al nostro paese, aprendo finalmente una nuova fase». Il «Caso Michelle» rischia dunque di sbarcare in Parlamento, non sono escluse, nei prossimi giorni, interrogazioni parlamentari. Proseguono le indagini per risalire agli autori della vile aggressione. Intanto, il titolare del Pub dove è stata aggredita Michelle è stato denunciato per omissione di soccorso e «culpa in vigilando». Le ipotesi di reato sono contenute in un esposto dall’Arcigay nei confronti del titolare del pub etneo. «Chiedo giustizia non soltanto per me – ha detto ieri Michelle incontrando i giornalisti in un conferenza stampa tenutasi a Catania – ma per tutti quelli che sono nelle mie condizioni. All’inizio non volevo andare dalla polizia perché avevo paura, ma dopo avere visto quello che mi avevano fatto e il sangue ho deciso di evitare che tanti altri vengano massacrati. Ho ricevuto tanta solidarietà ma io sto male e ho bisogno di cure». Per Paolo Patanè, presidente nazionale di Arcigay, quello che è accaduto «è una vicenda gravissima che segnala un forte degrado sociale e culturale».
Per questo l’associazione, assistita dall’avvocato Vincenzo Drago, dopo la denuncia contro ignoti per l’aggressione ha avviato indagini private e depositerà un altro esposto per la gestione del pub dove il transessuale è stato picchiato. Alla conferenza stampa era presente l’assessore comunale alle pari opportunità Patrizia Urso. L’Assessore Urso ha ribadito nell’occasione che «il comune e la consulta delle pari opportunità si faranno carico di quanto necessario per aiutare Michelle nell’affermazione dei propri diritti e per impedire ogni forma di prevaricazione e discrimine nei confronti delle categorie meno tutelate».
g.p.


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