L´abbraccio alla Loggia per un futuro più verde

  

di Lisa Cesco
Scaramella (Legambiente): «I consiglieri votino non secondo logiche di partito ma per il bene della città»
La catena umana degli ambientalisti che ha circondato palazzo Loggia fino a corsetto S.Agata FOTOLIVEÈ stato un lungo e voluttuoso abbraccio consumato fra i marmi austeri della Loggia. Mano nella mano, come vuole il galateo del romanticismo. O meglio, mani nelle mani, visto che la mole della Loggia ha reso necessario formare una catena umana che ha circondato l´edificio dalla piazza fino a corsetto sant´Agata.
PROTAGONISTI dell´insolita effusione di gruppo gli attivisti di Legambiente, Italia Nostra, Arcigay, Comitati civici, Pastorale del creato, con l´adesione di Pd, Sel, Rifondazione Comunista, Italia dei Valori, Psi. Tutti insieme appassionatamente con bandiere, fischietti e campanacci per dire no al Pgt così come è stato disegnato.
«Abbiamo scelto questa giornata, che segna l´inizio della maratona sul Pgt in Consiglio, per spronare i consiglieri e chiedere loro di non votare il Pgt secondo logiche di partito, ma per il bene della città», dice Isaac Scaramella, presidente del circolo di Brescia di Legambiente. Il riferimento è a tutti i consiglieri e in particolare a quelli della Lega, che inizialmente avevano manifestato contrarietà ad alcune operazioni.Le associazioni ambientaliste chiedono di analizzare seriamente le osservazioni sul Pgt, che ne mettono in luce diverse criticità. Secondo gli attivisti le priorità dovrebbero essere il consumo zero di nuovo territorio e una pianificazione della riconversione ecologica della città. Il Pgt dovrebbe essere anche occasione per rilanciare la mobilità sostenibile in vista del metrobus, «invece che progettare parcheggio sotto il Castello, sede unica decentrata del Comune e tangenziale est», sottolinea Scaramella.
«Prima il Pcb, ora il Pgt», «Non voglio vivere in una discarica», «No alla lobby del cemento» sono solo alcuni dei cartelloni che hanno colorato piazza Loggia, all´insegna del «Più verde per vivere meglio».
«All´interno del palazzo si sta svolgendo un funerale degli spazi liberi e verdi della città», commenta Rossana Bettinelli di Italia Nostra. «La scelta è privilegiare aree di residenza e centri commerciali, che non rispondono neanche a un bisogno sociale reale». Alla fine, sciolta la catena umana, la tentazione di fare irruzione in Consiglio era forte: si pensava a un applauso provocatorio, ma il rischio di denuncia che può scattare in questi casi ha riportato i manifestanti a più miti consigli.


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