Il figlio usò la trave, la mamma la borsetta

  

di Fabrizio Graffione

«Ho chiesto a Gianna Della Torre, mamma di Massimiliano Monai, di far parte della lista di Sel per il municipio Centro Est: è una residente dei caruggi, conosce la realtà del centro storico e da anni si batte per migliorare le cose nel quartiere. Inoltre mi è simpatica perché negli anni Novanta, durante un’assemblea pubblica, prese a borsettate l’allora missino Gianni Plinio. I tragici fatti di piazza Alimonda e del G8 non c’entrano». L’ex consigliere provinciale di Rifondazione e attuale capolista di Sel per la Città vecchia, Roberto Demontis, ieri ha confermato che il partito di Vendola ha piazzato in lista la madre dell’«uomo della trave». E il «birichino» Plinio ha ricordato: «Finalmente ho capito chi era quella simpatica manifestante, che democraticamente mi colpì a borsettate alla sala Garibaldi di vico Boccanegra».
Il partito che in buona fede «pensa» di aver lanciato politicamente il «nuovo» radical chic e uomo dei poteri forti (nobile, professore e consigliere della fondazione bancaria San Paolo) rischia di essere fagocitato dalla lista più forte di Marco Doria. «Non è così – replica il capolista per il Comune, consigliere nazionale dell’Arcigay e segretario provinciale di Sel Valerio Barbini – perché abbiamo candidato persone di qualità. È normale che Doria abbia presentato una sua lista civica. C’è piena sintonìa con il futuro sindaco. No Gronda compreso. Doria vincerà al primo turno. Non abbiamo candidato Gianna Della Torre per ottenere consensi da quella parte politica di sinistra che è in contrapposizione con Doria, come grillini e partito comunista». Tra i candidati ci sono l’assessore comunale Bruno Pastorino, il capogruppo provinciale di Sel Salvatore Fraccavento, il consigliere provinciale Gian Piero Pastorino, il presidente uscente del municipio Valpolcevera Gianni Crivello.


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