Fuoriprogramma al confronto tra candidati a sindaco di Palermo con l’Arcigay (ma Massimo Costa, sostenuto da Pdl-Udc-Grande Sud, non si è presentato). Il radicale Gaetano D’Amico, presidente del comitato «Esistono i diritti» è salito sul palco e ha schiaffeggiato il candidato sindaco del centrosinistra Fabrizio Ferrandelli. È intervenuta la Digos, che ha allontanato D’Amico, che si è buttato a terra per non farsi portare via. Nei giorni scorsi D’Amico aveva insultato al suo arrivo a Palermo Massimo D’Alema. «Porgo l’altra guancia, Palermo ha bisogno di serenità e di allentare i conflitti», ha detto Fabrizio Ferrandelli dopo aver preso gli schiaffi. E ha aggiunto: «Non è il primo schiaffo che ricevo, ce ne sono ben peggio di quelli fisici. Anche tradire le primarie è ricevere uno schiaffo. Noi andiamo avanti nonostante le sberle». Sberle a parte, « è stato un incontro estremamente positivo. Grave l’assenza di uno dei candidati di punta alla guida di una delle più grandi città italiane. L’assenza e il silenzio sono di per sè delle risposte, e si tratta di risposte offensive nei confronti di una comunità numerosa che pretende rispetto», ha commentato Daniela Tomasino, presidente di Arcigay Palermo, a proposito della defezione di Costa. Intanto, a mese e mezzo dalle primarie del centrosinistra, il renziano Davide Faraone, arrivato terzo alle consultazioni, ha sciolto ogni riserva e ufficializzato il suo sostegno a Ferrandelli.
Schiaffone radicale per Ferrandelli
Questo articolo è stato scritto il 24 aprile 2012.
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