Saleno. Tolleranza zero del Comune per l’imminente avvio del Campania Pride

  

Umberto Adinolfi
Tolleranza zero del Comune per l’imminente avvio del Campania Pride: vietati i baci troppo appassionati e le effusioni eccessive, sgraditi gli abbigliamenti appariscenti ed ogni forma di provocazione. Era passato quasi in sordina l’input dell’amministrazione comunale di Salerno – in occasione, alcuni mesi fa, della concessione del patrocinio morale – che chiede agli organizzatori dell’evento per la difesa dei diritti civili di «tenere un comportamento rispettoso ed improntato alla massima sobrietà». Ed invece oggi, a pochi giorni dall’avvio ufficiale della manifestazione (in programma a Salerno dal 12 al 27 maggio), la questione diventa quanto mai di attualità per le misure che Palazzo di Città sta per mettere in campo a difesa del decoro e dell’immagine di Salerno. Misure coperte dal massimo riserbo, ma che in queste ore si stanno definendo nella loro organizzazione ed operatività. Per dirla in breve, sia la parata in programma il 26 maggio, sia gli otto giorni di eventi presso il Pride Village organizzato negli spazi del Parco dell’Irno (ex Salid), saranno attentamente monitorati dal Comune di Salerno attraverso l’azione discreta di vigili urbani in borghese ma anche di un certo numero di agenti delle forze dell’ordine. Oltre alla tradizionale volontà del sindaco Vincenzo De Luca di avere manifestazioni pubbliche che siano sempre «rispettose dell’armonia della città e della sua comunità», la molla che ha fatto salire il livello di attenzione è la forte vicinanza tra il Parco dell’Irno (location del village) e il Parco Pinocchio, da sempre ritrovo di famiglie e bambini. Molte sono state infatti le sollecitazioni giunte – in maniera riservata ed anche anonima, anche da ambienti cattolici – circa la contiguità tra i giochi dei più piccoli ed eventuali atteggiamenti ritenuti eccessivi. Saranno dunque considerati «antipatici o sgraditi» baci appassionati, effusioni affettive oltre un certo limite e qualsiasi atteggiamento – legato alla sfera dell’affettività – troppo spinto e comunque lesivo del decoro pubblico. Una vera e propria «moratoria» contro tutto ciò che non sia sobrio. E particolare attenzione verrà dedicata anche al corteo-parata, in programma per il 26 maggio, sul cui percorso c’è già un primo screzio. Mentre il Coordinamento Campania Rainbow – soggetto organizzatore del Pride – vorrebbe tenere il corteo lungo corso Vittorio Emanuele per poi invadere pacificamente il Lungomare Trieste, l’amministrazione è fortemente decisa a concedere unicamente i viali del Lungomare e tenere fuori l’isola pedonale della city. Sarà anche qui per evitare contiguità tra possibili atteggiamenti eccessivi e trasgressivi dei partecipanti al pride e la presenza dei «palazzi bene» del centro? Vedremo. Intanto, dall’Arcigay di Salerno giunge la prima risposta. «È vero che il Comune ci ha chiesto di avere un atteggiamento di sobrietà – conferma il presidente dell’Arcigay Salerno Antonello Sannino – e che tutto si debba uniformare all’armonia di questa città. Ritengo però eccessivo condannare o addirittura vietare i baci o le effusioni. Di sicuro non possiamo mettere un limite all’affettività dei partecipanti, ma al tempo stesso anche noi siamo fermi nel chiedere di evitare atteggiamenti eccessivi. Insomma non vedrete di certo dark lady girare nude per Salerno». In attesa del pride – dunque – gli occhi di tutti sono già puntati sul village che ospiterà una serie di eventi legati alla difesa dei diritti civili, cui parteciperanno numerose sigle, tra cui «Se non ora quando», Uaar, Arci, Sel, Art.Tre, Federconsumatori, il movimento Viola per Salerno, Usb, l’associazione M.a.i.a, il gruppo dei Radicali, i Giovani Democratici, i Giovani Socialisti, l’associazione Dindala, l’Anpi di Salerno, l’associazione Ali, La Vita Dentro, Il Cantiere delle Diversità, Gruppo Firework, l’Arcigay di Napoli, l’Arcilesbica di Napoli, Pycoh Ruscan, Iken CNP, Senza Periferie, Rete dei Giovani per Salerno e Nps Campania.


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