Genova. Conferenza, I vantaggi della diversità Che cosa significa per il business?

  

Il comitato Provinciale ARCIGAY GENOVA L’APPRODO invita la cittadinanza ligure alla

CONFERENZA con DIBATTITO
organizzata da
ARCIGAY L’APPRODO con ARCILESBICA GENOVA e GAYLIB Liguria
con il patrocinio della Regione Liguria
su
I vantaggi della diversità Che cosa significa per il business?

22 GIUGNO 2012
H 18 – 20
SALA CELIVO, PRESSO
STAR HOTEL PRESIDENT
– CORTE LAMBRUSCHINI
GENOVA

introduce e coordina: Mario Moisio
Referente Gaylib Liguria

interviene: Prof. M. CRISTINA BOMBELLI
presidente di Wise Growth, Docente presso l’ università Bicocca di Milano
autrice dei libri ” Management plurale. Diversità individuali e strategie organizzative”

Nuove leggi proibiscono la discriminazione, le molestie e la vittimizzazione dei dipendenti per motivi di origine razziale o etnica, disabilità, età, orientamento sessuale, religione o convinzioni personali.
Tuttavia, per molte organizzazioni conformarsi alla legislazione è soltanto il primo passo. Valutare con attenzione in che modo la diversità possa essere utilizzata per generare valore e nuovi profitti all’interno dell’ impresa consentirebbe enormi passi avanti in direzione
della trasformazione dell’impresa in una «organizzazione consapevole». Sono in molti oggi a riconoscere che la valorizzazione delle diversità sia fondamentale per le organizzazioni e per gli individui.

Per anni il diversity management, la funzione aziendale che si occupa della conoscenza e della valorizzazione delle differenze delle persone all’interno delle organizzazioni, è stato un argomento da “addetti ai lavori”, ma oggi la situazione è cambiata. Nell’attuale mondo del lavoro, infatti, la diversità – di genere, di cultura, di origine – è ormai riconosciuta come un valore, e va quindi gestita come un obiettivo concreto per il successo delle aziende.
Tuttavia, molte imprese si dicono attente a questi temi solo a parole, con il rischio che il tutto si risolva solo in una moda o in facile retorica svincolata dalla realtà.

L’autrice, pioniera italiana del settore che ha seguito progetti di diversity management delle più significative aziende italiane e multinazionali, farà il punto sulla situazione attuale e sui dubbi che rimangono aperti, offrendoci una serie di consigli per mettere in pratica la nuova cultura della pluralità e mettendoci in guardia dai pericoli e dagli errori.


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