“Ora indietro non si torna”. Dopo il successo, l’allegria, i colori del “Pride dei diritti”, che ha travolto l’intera cittá lo scorso 26 maggio con la parata che ha chiuso due settimane fitte di eventi e dibattiti organizzati all’ex area Salid della Lungoirno, gli organizzatori della manifestazione sono pronti a fare di Salerno la sede permanente di un laboratorio in favore di quei diritti ancora negati nel nostro Paese.
Con la benedizione, tra l’altro, dell’amministrazione comunale. Ieri pomeriggio, infatti, nella riunione organizzata nei locali di Spazio Donna, in piazza Vittorio Veneto, per trarre un primo bilancio dell’evento appena trascorso, l’assessore comunale alla Cultura, Ermanno Guerra, si è detto totalmente soddisfatto di quanto avvenuto in cittá durante il Salerno Campania Pride. Manifestazione che, a sua detta, ha visto la «partecipazione trepidante» del Comune che è pronto ad offrire il suo supporto per le iniziative future di eguale natura che si vorranno organizzare per portare avanti quelle che sono state definite «battaglie civili necessarie».
• Entusiasti Antonello Sannino e Lorenzo Forte, rispettivamente portavoce della manifestazione, nonché presidente del comitato Arcigay “Marcella di Folco” di Salerno il primo, e responsabile Cultura dell’evento il secondo: «Qualcosa è finalmente cambiato in cittá – hanno affermato – perché siamo riusciti nel nostro intento: organizzare una grande manifestazione che parlasse all’intera comunitá e non soltanto a quella Lgbt. Con il Pride salernitano si è creato un precedente, un modello su cui costruire la vera societá dei diritti».
• L’ampiezza dei temi trattati – dalla violenza sulle donne, alla condizione nelle carceri, passando per il testamento biologico e le unioni civili – ha fatto sì che la manifestazione organizzata in cittá abbia segnato una svolta anche a livello nazionale, «rappresentando anche il grado di maturazione raggiunto dal movimento Lgbt», ha sottolineato Ottavia Voza, responsabile delle mostre allestite nel Pride Village che non vuole più portare in piazza solo il suo orgoglio omosessuale ma intende lottare per quei diritti rivendicati da diversi gruppi di cittadini.
Nel ringraziare quanti hanno permesso che il Pride fosse la festa che è stata, Sannino ha riservato particolare attenzione a quegli albergatori che hanno deciso di supportare la manifestazione, ospitando a prezzi vantaggiosi i partecipanti alla parata; di qui la proposta di far rientrare la cittá di Salerno in un circuito turistico “gay friendly” alla stregua di altre grandi cittá del Paese e non solo. (fi.lo.)
Un Pride permanente Salerno si candida
Questo articolo è stato scritto il 6 giugno 2012.
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