Ieri una coppia gay residente nel comune ha formalizzato la loro unione. L’Arcigay Pisa: “Importante gesto di civiltà, ora il parlamento legiferi sul matrimonio”
Cascina, portatrice di valori di accoglienza e rispetto delle differenze. A partire dal dicembre scorso, in ottemperanza allo statuto regionale, il comune si è dotato del registro delle unioni civili per promuovere e consolidare molteplici ed efficaci forme di sostegno anche alle famiglie di fatto, includendo in esse anche quelle composte da persone dello stesso sesso.
Da allora tre coppie hanno formalizzato il loro legame in questo registro, l’ultima della quali – due uomini residenti nel comune di Cascina – proprio ieri.
Ne ha dato notizia l’Arcigay di Pisa: “Arcigay Pisa apprende con piacere che oggi alle 12 (ieri per chi legge Ndr) presso il comune di Cascina, Francesco e Tiziano, conviventi da più di dieci anni, sono la terza coppia a firmare le carte che sanciscono simbolicamente la loro unione”.
“Per quanto riguarda la nostra esperienza – dice Tiziano – ho notato molta apertura da parte dell’amministrazione e del sindaco Antonelli: mi ha fatto molto piacere avere famiglia e amici lì presenti, cosa che solo pochi anni fa non mi sarei mai sognato di fare alla luce del sole come invece è successo oggi. Io e Francesco speriamo che la continua e progressiva adesione dei comuni a iniziative come l’unione civile, sproni lo stato a fare la sua parte che ormai richiesta da tantissime coppie”.
“Quello dell’amministrazione e della giunta ci appare un importante gesto di civiltà – afferma Giacomo Guccinelli, presidente di Arcigay Pisa – nella speranza che misure simili, ad oggi per lo più simboliche, siano in grado però di apportare un reale innalzamento nella qualità di vita delle persone. Risulta pertanto fondamentale, nell’ottica del raggiungimento della piena uguaglianza, che il Parlamento legiferi quanto prima per l’apertura dell’istituto del matrimonio anche alle coppie gay e lesbiche in accordo, peraltro, con le recenti sentenze della Corte Costituzionale e della Corte di Cassazione”.
Questa, una delle tante rivendicazioni di cui molte associazioni, il prossimo 7 luglio a Viareggio, si faranno promotrici nella parata conclusiva del Toscana Pride 2012, manifestando per una società più equa e accogliente che sappia riconoscere, rispettare e valorizzare ogni genere di differenza.