Il Teatro Verde riapre con le note di Einaudi e Fresu

  

Il Teatro Verde della Fondazione Cini a Venezia rivive: dopo quasi un decennio di chiusura, oggi, sulle gradinate di pietra bianca torna il pubblico per l’atteso appuntamento con il pianoforte di Ludovico Einaudi e la tromba di Paolo Fresu. E’ il primo dei concerti della rassegna “Live in Venice”: venerdì 20 luglio l’appuntamento è con Rufus Wainwright, pianista canadese che appartiene alla galassia degli artisti di culto (unica data in Italia, quella veneziana , per lui); il 21 luglio, arrivano i Blonde Redhead, protagonisti della scena underground. Ieri, intanto, i nomi dei vincitori del doppio-pass d’ingresso per quest’ultimo concerto, al termine del concorso – organizzato dal nostro giornale – per le segnalazioni dei lettori su altri possibili luoghi abbandonati o dimenticati, che potrebbero trovare nuova vita se soltanto venisse offerta la possibilità: i nickname dei due vincitori sono marglaciale e lety87. Ad assicurarsi i pass per il concerto di questa sera sono stati – sempre secondo i loro nickname – madero, angelopd, marco1101, stick02, valentinat9, rei66, macu01, furioungaretti, georgede53, manuelf, mentre vincitori dei biglietti per il concerto di Rufus Wainwright sono mariangelo01, crowsdreamer, cristina9 e cuordibue. Proprio per quest’ultimo concerto – nell’ambito della campagna per il pieno riconoscimento dei diritti civili per le coppie omosessuali – Arcigay e Ponderosa Music & Art annunciano una promozione per le coppie gay che parteciperanno al concerto di Rufus Wainwright, a Venezia il 20 luglio prossimo. In particolare, le coppie di persone dello stesso sesso che vorranno partecipare al concerto, e che invieranno una mail a [email protected], potranno accedere ad una offerta speciale: il primo biglietto a prezzo intero e il secondo scontato del 50%. «Rufus Wainwright ha dichiarato la sua omosessualità da adolescente, ha un figlia con Lorca Cohen ed è legato sentimentalmente da 5 anni con il suo attuale compagno è un cantante davvero molto seguito dal pubblico omosessuale», spiega Paolo Patanè, presidente di Arcigay. Per Ponderosa, questa è l’occasione: «Per ribadire la necessità, nella società odierna, di uguali diritti e garanzie per chi affronta il percorso della vita insieme, senza differenze tra etero ed omosessuali, e dando garanzie anche a quelle che oggi vengono chiamate coppie di fatto».


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