Gay Help Line contro l’omofobia nel calcio con Regione Lazio

  

Una partita di calcio, il tifo sugli spalti, l´agonismo in campo e alla fine le maglie dei giocatori a formare l´800-713713. E´ il nuovo spot di Gay Help Line – il numero verde contro l´omofobia gestito da un network di associazioni tra le quali Arcigay Roma – che da settembre sarà diffuso su 16 canali del pacchetto Sky, per un totale di circa 1000 uscite, mentre dalla seconda metà di quel mese una versione audio passerà anche sulle radio locali e nazionali.

Al numero verde possono rivolgersi tutte le persone che nella vita quotidiana, a scuola, sul lavoro sono discriminati o attaccati per la loro identità sessuale.

Dall´altra parte della cornetta, ha spiegato il portavoce del Gay Center, Fabrizio Marrazzo, “c´è una squadra, come avviene nello sport. Abbiamo creato un gruppo di persone che non sono solo operatori telefonici, ma che poi fisicamente si recano sul posto, cercano di entrare nel suo contesto sociale per affrontare le discriminazioni in famiglia, a scuola o sul posto di lavoro”.

La campagna 2011 ha contato 25 mila contatti, di cui il 40 per cento under 26. Dalla nascita del servizio, nel 2006, le telefonate sono state circa 120 mila. Dalle ricerche effettuate dal Gay Center e dalla Regione Lazio circa un terzo dei gay e delle lesbiche hanno subito aggressioni fisiche o verbali.

“E´ una iniziativa importante – ha commentato la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini – Quest´anno partecipiamo ancora più convintamente: sono state 25 mila le chiamate dello scorso anno da parte di persone che hanno avuto problemi e che di fronte alla solitudine purtroppo non trovano la strada per risolverli”.

“Ci schieriamo contro gli atti di violenza, anche se solo verbale – ha proseguito la governatrice della Regione Lazio – In un Paese civile come il nostro non dovrebbero accadere. Lo sport, tema dello spot, può lanciare messaggi positivi ed è un modo per arrivare ai giovani. Su tante questioni questo Paese deve cambiare approccio, e solo attraverso la conoscenza si può combattere questa tragedia”.

Marrazzo ha voluto poi ringraziare Polverini perché “anche senza farlo sapere ci ha aiutati in percorsi di riabilitazione anche psicologica dopo le aggressioni. Inoltre, con la collaborazione dell´assessorato alla Scuola, abbiamo attivato il progetto GiGa, formando 56 operatori che faranno a loro volta formazione nelle scuole e nelle università”.

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