ROMA – Scoppia il caso Scilipoti sui gay. Ospite del programma KlausCondicio, il deputato di Pt e leader di Mre, accusa di sodomia Saro Crocetta, candidato alla presidenza della Sicilia con il sostegno dell’Udc. «È grave – dice Domenico Scilipoti – che un partito come l’Udc, che si dice di ispirazione cattolica, si allei in Sicilia con un uomo come Crocetta, del quale, sia chiaro, non ho nulla da dire sul piano personale, ma che dal punto di vista cattolico teorizza e propaganda quelle pratiche che le Sacre Scritture e il Vangelo, San Paolo in primis, bollano come pratiche sodomitiche contro natura».
Casini, secondo Scilipoti, «è pronto a tutto per il potere, anche ad allearsi con chi vive nel peccato come Crocetta. Se dovesse vincere non sarà un buon esempio per nessuno. Mi meraviglio anche di cattolici del Pd, della Bindi, di Rutelli dell’Api, di Fioroni che dovrebbero appoggiare Crocetta. Che vive e persevera in una condizione condannata dalla Chiesa».
Pronta la replica del Pd, per bocca di Debora Serracchiani: «Scilipoti ha sentito dire che Berlusconi si ricandida e così tenta di farsi notare come può, sperando di essere accolto nell’harem dei superstiti. Nonostante abbia imparato dal suo idolo a spararle sempre più grosse, Scilipoti ha già consumato la sua ora di “gloria” e adesso non gli resta che aspirare al ruolo di una Santanchè in sedicesimo. Sentirlo fare lezioni di morale poi è soltanto penoso». Condanna per le parole di Scilipoti arriva anche dal presidente dell’Arcigay, Paolo Patanè: «È agosto, il caldo è notevole e Sicilipoti ne subisce le conseguenze».