Ferrara. Continua senza sosta la lotta per combattere l’Aids

  

«La Giornata Mondiale contro l’Aids che si celebrerà il 1 dicembre, è un momento importante che acquista ancor più significato poiché di questa patologia oggi se ne parla poco mentre la sua diffusione non è diminuita». L’assessore ai servizi Sociali Chiara Sapigni nell’annunciare ieri l’iniziativa ha rimarcato il senso di responsabilità di ognuno di noi sulla diffusione dell’HIV relativamente al proprio comportamento. «Mentre è sempre valido il consiglio dell’uso dei preservativi specie in rapporti a rischio, determinante in caso di dubbi è sottoporsi al test, assolutamente gratuito, anonimo ed effettuabile sempre senza impegnativa medica o appuntamento». Anche questa campagna ha i suoi slogan: “Love yourself”( ama te stesso) e “Usa il preservativo”; li ha ricordati Flavio Romani in rappresentanza di Arcigay e Arcilesbica aggiungendo che volersi bene significa porre l’attenzione sul problema con intelligenza per non arrivare troppo tardi alla diagnosi. «Siamo molto lieti di collaborare con questo gruppo che è sceso in campo per contrastare l’Aids – ha concluso – poiché ci siamo sempre attivati per contrastare il problema che non è solo da attribuirsi ai maschi ed ai gay». Auspica che la rete costituita dal servizio sanitario regionale Emilia Romagna-azienda ospedaliero universitaria S. Anna, Asl locale, Comune e Provincia, CircoMassimo, Arcigay, Arcilesbica, Arci, Ascom, Confeserecenti e Confartigianato, Cna, sia attiva tutto l’anno la dottoressa Laura Sighinolfi per poter sensibilizzare l’intera popolazione. «Si tratta della salute – ha aggiunto l’assessore alle attività produttive Deanna Marescotti – che non è mai solo individuale ma sociale; questa malattia che si trasmette sessualmente potrebbe essere debellata con la consapevolezza del proprio comportamento e nelle coppie consolidate la sicurezza si basa sulla fedeltà. Non lasciare spazio ai dubbi ma verificare con un semplice test». Come presidente dell’Avis Provinciale Florio Ghinelli già primario del reparto di malattie infettive, pur eseguendo i controlli di routine, ha affermato che per loro non vi è discriminazione sessuale. (mar.go)


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