Genitori omosessuali: da Obama all’Europa

  

Coppie omosessuali: nuovi diritti riconosciuti in Francia, Spagna e Stati Uniti. Foto Corbis

Diritti gay/Referendum«In America non esistono due famiglie uguali. E noi celebriamo questa diversità». Firmato Barack Obama, nel giorno della sua – seconda – elezione alla Casa Bianca. E nel giorno del pollice alto degli stati di Washington, Maryland e Maine ai matrimoni gay. E ancora, nel giorno del via libero definitivo della Corte Costituzionale alle unioni fra persone dello stesso sesso in Spagna, e dell’ approvazione da parte del Consiglio dei ministri parigino del progetto di legge che consentirà alle coppie omosessuali di adottare figli.

Il vento globale sta cambiando e il presidente statunitense, già espostosi lo scorso maggio con un twit, soffia in questa direzione rispondendo “di suo pugno” alla piccola Sophia Bailey Klugh. La bambina, 10 anni e figlia di due uomini gay, che la scorsa settimana ha perorato con una missiva la causa dei suoi papà.

«Celebriamo questa diversità», scrive Obama, «e riconosciamo che, a prescindere dal fatto che si abbiano due papà o due mamme, l’aspetto importante è l’amore che ci si dimostra a vicenda». «Sei molto fortunata», prosegue, «ad avere due genitori che si occupano di te. E loro sono fortunati ad avere una figlia tanto eccezionale. Le nostre differenze ci uniscono. Io e te abbiamo la fortuna di vivere in un paese in cui si nasce uguali, a prescindere dall’aspetto esteriore, dalla zona in cui si è cresciuti o da chi siano i nostri genitori». «Quando qualcuno dice qualcosa che ti ferisce», suggerisce il presidente a Sophia, «ricorda ai tuoi amici che una buona regola è trattare gli altri nello stesso modo in cui vorresti trattassero te». Nella sua lettera, infatti, la bambina lamentava le prese in giro dei compagni di scuola e chiedeva al suo “eroe” un consiglio su come reagire agli attacchi, e lo invitava a rendere il “mondo un posto migliore”.

Negli Stati Uniti, la percentuale delle coppie dello stesso sesso con un figlio è più che raddoppiata in appena 10 anni, dall’8% del 2000 al 19% del 2010, e sono circa 14 milioni i bambini nella stessa situazioni familiare di Sophia. In Italia, secondo dati Arcigay risalenti al 2005, sono più di 100mila i bambini con almeno un genitore gay (compresi, quindi, quelli nati da unioni eterosessuali sfociate in un secondo momento in un divorzio). Un popolo invisibile a livello istituzionale: non esistono, e fanno solo timidamente capolino nei dibattiti pre-elettorali, norme che regolarizzino la situazione delle coppie e che permettano l’adozione di figli.


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