Omofobia. Al via meeting di UNAR

  

Edizione completa Stampa l’articolo Roma – Si sta svolgendo in queste ore, nell`ambito del progetto promosso dal Consiglio d’Europa “Contrasto alle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sulla identità di genere” il primo Meeting del Gruppo Nazionale di lavoro LGBT, per mettere a punto priorità e interventi finalizzati a prevenire e contrastare le discriminazioni di cui sono vittime, ogni giorno, i gay, le lesbiche e i transgender. “Questo primo incontro”- spiega in apertura Patrizia De Rose Capo del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri – “vuole essere la sede di confronto e dialogo per tracciare con le associazioni, che da anni lavorano su questi temi, le linee guida per una nuova Strategia nazionale, che garantisca diritti e pari opportunità alla comunità LGBT”. Nell’esporre il piano di lavoro del Gruppo nei prossimi mesi, Marco De Giorgi, Direttore Generale dell’UNAR- Ufficio Nazionale Antidiscriminazione Razziale – ha evidenziato la necessità di fissare delle priorità. “Educazione e Istruzione,Lavoro,Sicurezza e Carceri,Comunicazione e Media: questi sono per noi i quattro assi prioritari di intervento” ha sostenuto De Giorgi.

Il neo Presidente dell’ARCIGAY Nazionale Flavio Romani, preceduto da Fabrizio Marrazzo, ha sottolineato l’ importanza della comunicazione sui temi LGBT da parte dei media “cerchiamo di rendere la vita delle persone LGBT migliore ma non possiamo farcela da soli, ci serve l’aiuto e l’impegno di tutti, compresi giornalisti, direttori di testate e chiunque faccia informazione per creare una buona conoscenza su questi temi”. Intervenendo sul tema , anche Franco Grillini presidente di “GAY.NET” ha affermato ” E’ importante che, oggi, nella sede della Presidenza del Consiglio dei Ministri, tutte le associazioni siano state chiamate a intervenire, con proposte e idee, su problemi così complessi. Trenta anni fa era impensabile e già questo è un segnale molto positivo”. Tutti gli altri interventi compreso quello di Imma Battaglia di Di’ Gay Project, hanno sottolineato la necessità di proseguire sul cammino intrapreso del dialogo fra istituzioni , associazioni e società civile al fine di – ha aggiunto Imma Battaglia “recuperare il tempo perduto e mettere in campo azioni concrete e specifiche per combattere omofobia e transfobia”. (ilVelino/AGV)
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