Anche quest’anno Arcigay è impegnata su tutto il territorio nazionale, grazie ai suoi circoli locali, in decine di iniziative a commemorazione delle vittime del nazi-fascismo per la Giornata della Memoria.
Da pochi anni le vittime gay, lesbiche e trans dei totalitarismi sono ricordate nelle celebrazioni ufficiali. Fino a ieri “i triangoli rosa” erano vittime di serie B, ignorate dalla Storia e dalla Memoria.
“Ricordare deve servire per agire, le vicende del passato devono essere un monito continuo per analizzare il presente e progettare il futuro, ed è per questo che l’associazione parteciperà con rinnovato impegno alle iniziative istituzionali e non per la Giornata della Memoria”, dichiara Flavio Romani, presidente di Arcigay.
“Anche quest’anno, insieme ai triangoli rosa, piangiamo le vittime del pregiudizio e della violenza omo-transfobica: chiusi infatti i campi di sterminio, il sangue di fratelli e sorelle omosessuali e transessuali continua ad essere versato, in Italia e nel mondo, dalla stessa mano che arma l’odio sia esso religioso, etnico o per orientamento sessuale.
Nel 2012 sono stati quattro gli omosessuali uccisi dall’odio omo-transfobico. Solo tra il 1980 e oggi abbiamo contato almeno 140 omosessuali uccisi in Italia dall’odio. E’ un numero di vittime impressionante che dà testimonianza di una strage che continua. Vorremmo che questo 27 gennaio 2013 diventasse un monito soprattutto per chi si candida a guidare il paese, perché prenda un impegno preciso per fermare questa strage di innocenti con iniziative concrete contro odio, pregiudizio e omo-transfobia”.
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