È braccio di ferro tra Pd e Sel sul riconoscimento delle unioni omosessuali. Il capogruppo del Pd Sergio Lo Giudice stoppa infatti l’affondo del leader di Sel Nichi Vendola, che martedì durante la sua visita a Bologna gli aveva lanciato una frecciata («Lo Giudice ha una proposta per le unioni omosessuali? Arriva secondo»). Sul riconoscimento delle unioni omosessuali non deve esserci una gara, sottolinea Sergio Lo Giudice: «Il punto non è essere primi o secondi». «Nel Pd rivendica il candidato Pd al Senato c’è una fetta consistente di persone favorevoli all’estensione del matrimonio civile tra gay». E il riconoscimento giuridico di quelle unioni «è un passo avanti che ci ha chiesto la Corte costituzionale. Poi sarà il Parlamento a decidere aggiunge ma per ora il modello da seguire è quello tedesco» Il riconoscimento delle unioni omosessuali, promette comunque il capogruppo del Pd in Comune, «sarà al centro di un’assemblea unitaria della coalizione». Ma dal punto di vista del presidente onorario di Arcigay sarà Vendola, e non il contrario, a trovarsi al suo fianco in questa battaglia: «Visto che sarò vicino a quella parte del mio partito che sarà maggiore in numero, rispetto agli eletti di Sel». Al di fuori delle schermaglie elettorali tutte interne al centrosinistra, per San Valentino oggi saranno le associazioni omosessuali a scendere in strada a chiedere maggiori diritti con un flashmob in quattro punti della città (la Pam di via Marconi, le Poste di piazza Minghetti, il Cup del Sant’Orsola e piazza Maggiore). Alle quattro di pomeriggio, sotto lo striscione «Gay Lesbiche Trans: È il nostro turno», gli attivisti del circolo Arcigay il Cassero si ritroveranno per baciarsi simbolicamente in pubblico. Decine di baci omosessuali che serviranno ad «affermare con forza che è il nostro turno scrive l’Arcigay in una nota per i diritti, per il riconoscimento sociale e giuridico delle nostre coppie, per l’affermazione delle nostre famiglie e delle nostre quotidianità, per la reale parità di tutta la comunità Lgbt». Un’ora dopo, da piazza San Francesco, partirà invece il corteo di «One billion rising», il flash mob danzante organizzato oggi in tutto il mondo per contrastare la violenza sulle donne. All’iniziativa parteciperanno anche la Cgil, Arcilesbica, Sel e parecchi esponenti del Partito democratico, tra cui la presidente del consiglio comunale Simona Lembi e quella dell’assemblea regionale Palma Costi. «Sono con le donne che domani, danzando, diranno ancora una volta no a tutte le forme di violenza, abusi che molte, troppe, in Italia e nel mondo continuano a subire spiega Costi e spero che con loro ci siano anche tanti uomini e giovani». Francesco Rosano
Baci in piazza per i matrimoni gay Lo Giudice-Vendola, altre scintille
Questo articolo è stato scritto il 14 febbraio 2013.
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