Modena. «Omosessuali? Sono malati» La prof scatena l’assemblea

  

L’intervento davanti a centinaia di studenti del Liceo Sigonio: «L’Oms si baglia» Si alza una ragazza fa outing tra glli applausi: «Lei offende quelli come me»

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«L’omosessualità è sì un dramma, ma è un disturbo psicologico». Lo ha affermato una professoressa del Liceo Carlo Sigonio durante l’ultima assemblea di Istituto e che ha suscitato clamore tra gli studenti di questo Istituto superiore di Modena. L’incontro, tenutosi al cinema Raffaello, aveva come tema la discriminazione verso l’omosessualità. E in platea non c’erano meno di 400 persone. La mattinata si è aperta con la visione del film ‘”Viola di Mare” che racconta la struggente storia d’amore di due ragazze nella Sicilia dell’Ottocento. Dopo la visione del film si è aperto il dibattito con l’intervento delle associazioni “Arcigay” e “Scienze Vita”. Tutto si è svolto in modo inizialmente tranquillo e partecipato, tra tante domande dei ragazzi ed altrettante spiegazioni da parte dei rappresentanti delle associazioni, fino alle affermazioni della professoressa. La quale ha in ostanza aggiunto: «L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che l’omosessualità non è una malattia, ma l’Oms si può sbagliare, come è già successo con il vaccino contro l’aviaria». Queste dichiarazioni hanno scosso tanti de i presenti, la sala ha dapprima borbottato, fino ad esplodere in un boato di contestazioni e disapprovazione. I rappresentanti delle associazioni hanno richiesto il silenzio ed hanno preteso l’ascolto di opinioni differenti. Un episodio, questo, di per sè degno di riflessione, che ha avuto però ul ulteriore inatteso sviluppo. A quel punto ha infatti preso la parola una studentessa, che ha risposto alla docente: «Lei, usando la parola “malattia” potrebbe offendere tutte le persone omosessuali presenti che, come me, hanno impiegato anni per accettare e capire la loro condizione». Un caso di auting, ascuola, davanti a centinaia di persone, nel pieno di una discussione. La sala è scoppiata in un fragoroso applauso. Poi l’assemblea si è conclusa, con molte perplessità da parte dei presenti ed il bisogno di capire meglio ciò che era stato detto.


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