Nozze gay, il Arcigay Bologna il Cassero getta il Pd nel caos

  

Nozze gay, il Cassero getta il Pd nel caos Donini apre, Zampa suggerisce cautela. Ma Petrella chiude la porta
di BEPPE PERSICHELLA

SULLE unioni omosessuali il Pd si muove in ordine sparso. Dopo il pressing del Cassero e l’annuncio del candidato al Senato Sergio Lo Giudice di lavorare (se eletto) ad una proposta di legge sui matrimoni gay, i Democratici si dividono su quale strada percorrere. Con Lo Giudice si schiera il segretario provinciale Raffaele Donini, mentre cresce l’irritazione tra la componente cattolica del partito. «Per me non esiste solo l’Europa dello spread e della finanza ma anche quella dei diritti e delle libertà individuali — spiega Donini —. Vorrei che il prossimo Parlamento mutuasse quella che è la normativa sui diritti degli omosessuali dalle più avanzate in ambito europeo».
Senza fretta e senza strappi però, aggiunge la candidata alla Camera Sandra Zampa. «I matrimoni gay non sono più un tabù,
tantomeno a Bologna — osserva —. Capisco l’insofferenza della comunità omosessuale, ma per arrivare alla meta dobbiamo fare un passo alla volta». Le fa eco Rita Ghedini, in corsa per il Senato:
«Lo Giudice fa bene a spingere in avanti il tema, trovo comunque giusta la posizione del Pd sulle unioni civili tedesche».
Ma all’Arcigay questo modello non piace e per questo «sposerà»
simbolicamente coppie gay e non al Cassero il sabato prima delle elezioni. E pure Lo Giudice non nasconde il timore che questa proposta possa risultare presto superata: «Rischiamo di votare
il modello tedesco dopo che la Germania avrà approvato il matrimonio, che è nel programma dell’Spd (il principale partito di sinistra,
ndr)
», scrive infatti su
Facebook
il capogruppo in Comune. Proprio a Palazzo D’Accursio si registrano i maggiori malumori tra la componente cattolica, che non vuole aprire un tema che ritiene già chiuso. «È un problema secondario e quella di Lo Giudice non è la proposta del Pd», taglia corto il consigliere comunale Tommaso Petrella, critico anche con l’iniziativa del Cassero: «Mette in difficoltà una posizione che unisce tante sensibilità».
Mentre il Pd si arrovella su se stesso, Sel appoggia la provocazione del Cassero, tanto che Lorenzo Cipriani si offre volontario a celebrare i matrimoni. «In qualità di consigliere comunale — spiega il vendoliano — mi metto a disposizione».


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