BOLOGNA SENZA CONFINI. Non solo di genere ma anche di geografia. Gender Bender Festival e Arcigay Il Cassero portano il nome di Bologna in Europa, essendo stati selezionati nell’ambito di “Culture Programme 2007-2013 Strand 1.2.1, Cooperation projects” dall’Unione Europea, grazie al progetto di ricerca e promozione sulla sessualità e identità attraverso la danza intitolato Performing Gender. E per realizzarlo tra quest’anno e il 2015, i promotori riceveranno un sostegno economico pari al 50% dei costi dell’intero progetto che ammonta nella sua complessità e articolazione geografica, a 400mila euro. Performing Gender, che ha totalizzato l’eccellente punteggio di 97/100 e risulta al sesto posto tra i 114 progetti selezionati dall’Unione Europea, sui circa 500 arrivati, è l’unico selezionato in tutta l’Emilia Romagna e il più gettonato tra i 12 italiani vincitori: Cassero e Gender Bender hanno infatti superato nelle preferenze, proposte istituzionali come Roma Capitale, Regione Toscana e il comune di Venezia. Ma cosa sarà esattamente Performing Gender? Come suggerisce il titolo, il genere sale in scena e l’identità viene danzata da 16 coreografi di quattro paesi europei invitati a condividere un percorso di ricerca e formazione della durata di due anni con l’obiettivo di creare opere coreografiche che raccontino le nuove forme dell’identità contemporanea a un pubblico allargato e trasversale, verso il superamento dei pregiudizi. Performing Gender, in qualità di format vincitore, ha scelto i suoi partner nel Dutch Dance Festival olandese, nello spagnolo Paso a 2 Plataforma Coreografica e nel croato Domino/Queer Zagreb Festival e si svolgerà così nelle città di Bologna, Maastricht, Madrid e Zagabria. Benedetta Cucci
Gender Bender Festival e Arcigay Il Cassero portano il nome di Bologna in Europa
Questo articolo è stato scritto il 30 aprile 2013.
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