Sel appoggia l’Arcigay friulana nella causa contro la Regione per il mutuo sulla prima casa negato in quanto viene disconosciuta la convivenza di una coppia omosessuale. «L’era Tondo – sottolinea il segretario pordenonese, Maurizio De Poi – termina non solo per l’incapacità che ha avuto di gestire questa Regione, ma perché ha portato il Friuli Venezia Giulia fuori da qualsiasi contesto di diritto e sostegno alla popolazione se paragonato con altre realtà europee. Insomma quello di Tondo è un centro-destra che punta a lucidare a specchio la regione quando si parla di internazionalizzazione dell’economia e si dimentica che va considerato pure il progresso e l’evoluzione della società». Sel invita gli amministratori comunali a far aderire i proprio enti alla Rete nazionale delle pubbliche amministrazioni anti discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere. «Questo è un gesto – afferma De Poi – che non va in conflitto con nessun patto di stabilità, è un puro atto di civiltà che Comuni, Provincie e Regione dovrebbero intraprendere senza alcun timore. Chi ha paura del Ready è vittima dell’anacronismo e quindi incapace di valutare e gestire il futuro dei propri cittadini».
SeL:«Diritti negati Gli enti locali facciano rete»
Questo articolo è stato scritto il 9 aprile 2013.
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