Arcigay Rieti LGBT+ (Lesbiche, Gay, Bisessuali, Trans*) ringrazia tutte le persone che hanno partecipato all’evento sul Terminillo, chi non ha potuto farlo e ancor più chi avrebbe voluto esserci; le nostre iniziative hanno come obiettivo la socializzazione, l’inclusione, la condivisione e il rispetto.
Ringraziamo il CAI Sezione di Rieti, in particolare il presidente, il vicepresidente e gli amici Ines Millesimi e Mauro Scopel, oltre a tutte le associazioni che ci sostengono e al progetto ‘Germoglio’. Questo evento sul Terminillo è stato pubblicato da alcuni giornali online, che ringraziamo, e in uno di essi sono comparsi centinaia di insulti omofobi. Noi per una nostra etica preferiamo non rispondere a tali bassezze, che ci fanno capire che siamo sulla strada giusta e ‘mostrarsi’ fa male a chi insulta e invece potrebbe aiutare le proprie figlie e i propri figli al rispetto di ogni identità.
Quei figli/e saranno gli adulti di domani e ben venga che esistano associazioni come la nostra, che il accoglieranno senza se e senza ma, che è quello che poi dovrebbe fare ogni genitore e ogni famiglia. Non a caso nell’incipit abbiamo scritto ‘chi avrebbe voluto esserci’, perché quelle persone, magari figlie, figlie, sorelle o fratelli, sono costrette a vivere un’esistenza repressa, nascosta, o in altre città. Noi ci mettiamo la faccia solo per incoraggiare chi ancora non può farlo, e allora invitiamo anche ‘chi avrebbe voluto esserci’, a ignorare le offese e a soffermarsi su chi ci ha inviato un messaggio di vicinanza:
“Tutte le differenze culturali, sessuali, sociali e personali, sono una grande risorsa se viste con la curiosità è il piacere di conoscere l’altro. Che questi eventi sappiano portare in questa Città il piacere di conoscere l’altro”. Ecco, quest’uomo è il genitore che noi di Arcigay auguriamo a ogni figlia/o, a prescindere dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere: grazie”.
Domenico Di Cesare, presidente Arcigay Rieti LGBT+