Giornata delle vittime dell’odio transfobico

  

“Hai spento il mio sorriso, ma non hai silenziato la mia voce”.

Il 20 novembre è la giornata del ricordo delle persone uccise per transfobia, conosciuta nel mondo con il nome di TDoR (Transgender Day of Remembrance). La giornata è stata introdotta in ricordo di Rita Hester, vittima di omicidio transfobico; in sua memoria, il 20 novembre 1999 per la prima volta si svolse una veglia a lume di candela a San Francisco. 

Il report sugli omicidi di persone trans, da gennaio 2008 a settembre 2020, registra 3664 vittime trans in tutto il mondo (Africa 18, Asia 303, Centro-Sudamerica 2894, Europa 159, Nordamerica 280, Oceania 10) di cui 350 nell’ultimo anno: il 38% è stato ucciso in strada e il 22% in casa; l’età media è 31 anni e il 98% delle vittime sono trans donne e il 62% sono sex worker.

L’Italia, con 42 casi in tredici anni, ha il triste primato di essere al primo posto in Europa per numero di omicidi transfobici. Quest’anno sono molte le associazioni LGBT+ del Lazio che si sono ritrovate a commemorare le vittime via web e tra queste Rieti LGBT+, Associazione Arcigay. Anche nella nostra regione si sono registrati diversi omicidintransfobici e le Associazioni hanno ricordato le vittime: una giovane ragazza trans trovata su un materasso sulle sponde del Tevere; Steffany, ritrovata sul ciglio della strada a Tor Sapienza; una donna trans rinvenuta nel proprio appartamento a Frosinone; Laura, accoltellata è trovata in una pozza di sangue all’EUR; Ximena, ripescata nel lago di Nemi; Andrea, uccisa a bastonate presso la stazione Termini. Un ricordo quello di questa giornata che ha rappresentato una riflessione comune e un momento di unione, memoria e condivisione per tutto il Lazio.

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