DICHIARAZIONE CONGIUNTA SULLE VIOLAZIONI DEI DIRITTI UMANI IN ITALIA
Oggi, 20 novembre, celebriamo la Giornata Internazionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza e ci sentiamo in dovere di attirare l’attenzione sui recenti sviluppi in Italia, dove alcuni bambini non risultano più avere i propri genitori legalmente riconosciuti.
All’inizio di quest’anno, il Ministro degli Interni del Governo Meloni ha annunciato che gli Ufficiali di Stato Civile non avrebbero più dovuto registrare i figli di persone dello stesso genere. L’intimidazione del Governo è sfociata in una serie di attacchi amministrativi e legali contro le famiglie LGBTIQ* in tutto il Paese. A Padova almeno 33 madri di 37 bambini hanno ricevuto la notifica che i certificati di nascita dei propri figli, in cui compariva il nome di due donne, fossero illegittimi. Martedì 14 novembre 2023, presso il Tribunale di Padova, si sono tenute le prime udienze che potrebbero portare alla rimozione retroattiva dei nomi delle madri non biologiche dai certificati di nascita dei rispettivi figli, cancellando di fatto la maternità legale delle delle madri non biologiche medesime. La Procura della Repubblica e il legale delle madri in questione sostengono che la rimozione di una delle due madri dai certificati di nascita dei propri figli è incostituzionale.
In molti casi, la cancellazione avviene dopo molti anni e i bambini “perdono” così una madre e, a volte, il proprio cognome da un giorno all’altro. La rimozione di un genitore rappresenta una chiara violazione dei diritti umani, con impatti negativi significativi sul benessere e sulla vita quotidiana dei genitori e dei figli, e non è chiaramente nell’interesse del bambino. Queste aggressioni sono possibili perché in Italia manca una legge nazionale che garantisca il riconoscimento alla nascita o attraverso l’adozione dei figli di coppie dello stesso genere. Alcuni sindaci coraggiosi hanno accettato, in passato, di registrare gli atti di nascita di bambini con due madri o di trascrivere gli atti di nascita di bambini con due padri per garantire che i bambini non siano esposti a discriminazioni. L’ordine di cancellare la registrazione di uno dei genitori in definitiva equivale a un orfanotrofio per decreto, promosso dalla procura e in linea con la chiara posizione del governo Meloni di non riconoscere i diritti genitoriali delle persone LGBTIQ*.
Questo ci ricorda che solo le tutele legali, come il diritto di adozione per le coppie dello stesso genere, possono assicurare che i diritti fondamentali e l’interesse di tutti i bambini a vedere i propri genitori riconosciuti siano garantiti.
Questi mirati attacchi alle Famiglie Arcobaleno si inseriscono in un contesto di attacchi più ampi alla comunità LGBTIQ* in Italia e ai diritti fondamentali delle persone LGBTIQ* da parte del governo. Analogamente alle linee guida per la rimozione dei genitori non biologici dai certificati di nascita dei propri figli, le scuole sono state esortate a non riconoscere più l’identità di genere dei bambini trans* ed un disegno di legge in discussione parlamentare propone di revocare la possibilità di richiedere asilo e protezione internazionale, in Italia, per previe discriminazioni subite per orientamento sessuale e/o identità di genere in paesi terzi. I discorsi di odio omo-lesbo-bi-trans-intersex-a-fobico, anche da parte di politici, sono in aumento. E il Governo Meloni propone di criminalizzare le pratiche di maternità surrogata a cui coppie italiane hanno già ricorso legalmente all’estero nel recente passato, un’altra mossa che potrebbe privare bambini dei propri genitori, rendendoli, quindi, estremamente vulnerabili.
La Corte europea dei Diritti dell’Uomo ha chiaramente stabilito che gli Stati Membri siano obbligati a ricorrere ad un meccanismo di riconoscimento del rapporto genitore-figlio per genitori non genetici, quale l’adozione, e che i bambini non debbano essere incolpati per le decisioni dei propri genitori, comprese quelle relative al concepimento degli stessi. I bambini hanno un diritto innegabile alla protezione della propria vita privata e familiare. Giornata Internazionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza serve a ricordare la nostra responsabilità collettiva di garantire il diritto di ogni bambino a un ambiente familiare stabile e amorevole.
Condanniamo i recenti attacchi alle famiglie arcobaleno ed esortiamo il governo italiano a
riconsiderare le attuali azioni e decisioni anti-LGBTIQ*. Tutte le famiglie devono essere riconosciute e rispettate, senza discriminazioni, al fine di tutelare l’interesse dei bambini e allo scopo di garantire che i bambini stessi non siano soggetti a discriminazioni.NELFA – Network of European LGBTIQ* Families Associations
Famiglie Arcobaleno, Italia
Arcigay nazionale
ILGA-Europa
EL*C – Comunità lesbica eurocentralasiatica
Društvo kulturno, informacijsko in svetovalno središče Legebitra, Slovenia
Familles-arc-en-ciel/Regenbogenfamilien/famiglie_arcobaleno/famiglias_a’artg, Svizzera
Sateenkaariperheet ry / Associazione famiglie arcobaleno Finlandia
ILGA World
JOINT STATEMENT ON RECENT HUMAN RIGHTS VIOLATIONS IN ITALY
In occasione del #WorldChildrensDayWorld, Giornata Internazionale dei Diritti dei Bambini, condanniamo gli attacchi alle famiglie arcobaleno in Italia. Esortiamo il Governo italiano a riconsiderare tutte le sue azioni anti-LGBTIQ*. Per proteggere il più alto interesse del bambino e della bambina, le famiglie devono essere riconosciute senza discriminazioni.
#anchenoisiamomadri #iosonoaPadova.
NELFA – Network of European LGBTIQ* Families Associations
Famiglie Arcobaleno, Italy
Arcigay nazionale
ILGA-Europe
EL*C – Eurocentralasian Lesbian* Community
Društvo kulturno, informacijsko in svetovalno središče Legebitra, Slovenia
Familles-arc-en-ciel/Regenbogenfamilien/famiglie_arcobaleno/famiglias_a’artg, Switzerland
Sateenkaariperheet ry / Rainbow Families Association Finland
Ilga world
Lo statement, avente ad oggetto la corrente situazione delle famiglie arcobaleno italiane e, più nello specifico, le 33 impugnazioni di Padova risalenti ad inizio estate 2023, le conseguenti violazioni dei diritti umani fondamentali di 37 figli di coppie same-gender italiane direttamente coinvolti dalle stesse, le derivanti prime udienze aventi avuto luogo in data 14/11/2023 e i successivi sviluppi giurisprudenziali più recenti, è stato co-redatto, su istanza di NELFA, Network delle Associazioni Europee di Famiglie Famiglie LGBTIQ*, da un network spontaneo composto da organizzazioni nazionali di Famiglie LGBTIQ* di Italia, Svizzera, Slovenia, Svezia, dalle principali federazioni LGBTQIA+ internazionali e da Arcigay, in seguito alla partecipazione delle medesime all’ultima Conferenza Annuale di ILGA-Europe a Ljubljana ad ottobre 2023.
DI SEGUITO IL TESTO DEL PDF INTEGRALMENTE TRADOTTO