Ritorno al medioevo, ancora una volta a Verona

  
La voglia di Medioevo per il Consiglio Comunale di Verona ciclicamente riemerge. Dopo la mozione anti gay N.336 del 1995, di cui in questi giorni ricorre il 23°anniversario dall’approvazione, dopo la mozione contro il “Gender” del 2014, Giovedì 26 luglio, su proposta del solito “Torquemada” veronese, il consigliere della Lega Nord ALBERTO ZELGER, saranno poste in votazione ben due mozioni contro la legge 194, l’autodeterminazione delle donne, la laicità dello stato e la libertà sessuale e affettiva dei delle cittadini/e.
PIANETA MILK VERONA LGBT*CENTER Arci/Arcigay sarà a fianco delle amiche e delle compagne di NUDM Verona e di tutte le nostre donne contro questo ennensimo vergognoso episodio di oscurantismo, fascismo ed integralismo religioso veronse.
Invitiamo a firmare gli appelli e partecipare alla mailbombing e alla twitterstorm per manifestare il dissenso
DUE CAMPAGNE IN VISTA DELLE MOZIONI PRESENTATE A VERONA CONTRO LA LIBERTÀ DELLE DONNE. DUE MINUTI PER LEGGERE, DUE MINUTI PER ADERIRE. 
Nel quarantesimo anniversario della legge 194 giovedì 26 luglio il Consiglio comunale di Verona, città in cui fino a qualche settimana fa era vicesindaco l’attuale ministro della Famiglia Lorenzo Fontana,discuterà due mozioni entrambe proposte dalla Lega Nord contro la libertà di scelta e l’autodeterminazione delle donne. La n. 434 intende dare ampio spazio e finanziamenti alle associazioni cattoliche che hanno come obiettivo quello di contrastare l’aborto libero e gratuito. Vuole poi proclamare ufficialmente Verona “città a favore della vita”La mozione n. 441 vuole sistematizzare la “sepoltura dei bambini mai nati”, anche senza il consenso della donna coinvolta.
In appoggio alle compagne di NUDM Verona abbiamo deciso di appoggiare e invitiamo a diffondere le due campagne di sostegno dell’ autodeterminazione delle donne contro ogni oscurantismo e fascismo:
– sui social con l’hashtag #194nonunpassoindietro nella giornata di giovedì 26concentrandoci tra le 16 e le 18 quando se ne discuterà in consiglio comunale
– con un mailbombing da ora inviando sia personalmente che come movimenti e collettivi al sindaco e al consiglio comunale il testo qui sotto. Intasiamo le caselle di posta, e diffondiamo a nostra volta ai nostri contatti.
INDIRIZZI A CUI INVIARE LA MAIL:
OGGETTO DELLA MAIL:
La 194 non si tocca!
TESTO DELLA MAIL:
al Sindaco di Verona Federico Sboarina
al Presidente del Consiglio comunale Ciro Maschio
e a tutte/i le/i consigliere/i
In quanto cittadina/o preoccupata/o per la deriva integralista che si sta imponendo in modo sempre più evidente a Verona, chiedo che il consiglio comunale non approvi le mozioni 434 e 441 che intendono ostacolare l’applicazione della legge 194 del 1978 sull’interruzione volontaria di gravidanza e l’autodeterminazione delle donne.
La prima e l’ultima parola spetta alle donne, nessun passo indietro sulla 194!
#194nonunpassoindietro
Firma del collettivo o della persona
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 APPELLO
In questi giorni sta andando in discussione al consiglio comunale di Verona un
attacco alla legge 194. Aderiamo all’appello e facciamo sentire la nostra voce libera laica e autodeterminata.
 
Per aderire spedire a :
La 194 non si tocca!

Nel quarantesimo anniversario della legge 194, che ha sancito la possibilità per le
donne di abortire in modo sicuro, libero e gratuito, stanno per essere discusse in
Consiglio comunale due mozioni che preoccupano quella larga parte della
cittadinanza che ha a cuore il diritto di scelta e di autodeterminazione delle donne. Si
tratta della mozione n. 434 proposta da Alberto Zelger (Lega Nord) e firmata anche
dal sindaco Federico Sboarina (Battiti) – volta a dare ampio spazio ad associazioni
cattoliche tese a contrastare l’aborto libero e gratuito – e la n. 441 collegata alla
precedente mozione e proposta da Anna Grassi, sempre Lega Nord – volta ad avviare
un programma di “sepoltura dei bambini mai nati”, anche senza il consenso della
donna coinvolta.
Siamo preoccupate/i per il fatto che il comune di Verona intenda confermare la
deriva integralista che da decenni contraddistingue la sua politica in materia di
diritti civili e riproduttivi attraverso delle mozioni antistoriche volte a svuotare
sempre più nei fatti la legge 194 e conseguentemente a privare le donne dei loro
fondamentali diritti alla salute e all’autodeterminazione. Denunciamo inoltre che
l’approvazione di suddette mozioni avrebbe come scopo specifico quello di foraggiare
associazioni cattoliche che hanno il chiaro intento di delegittimare la legge che
garantisce l’interruzione volontaria di gravidanza.
Questo ultimo atto che si sta svolgendo nel Comune di Verona si inserisce
pienamente nel solco della mozione n. 340 approvata il 4 luglio dal Consiglio
regionale del Veneto che conferma il suo appoggio agli attori sociali che operano in
difesa della famiglia naturale e alle politiche di sostegno alla natalità. Siamo
consapevoli che l’alleanza delle destre e dei settori integralisti cattolici sta lavorando
ad attaccare a tutto campo tutte quelle soggettività che non aderiscono all’antica
retorica della semplificazione di ogni scelta autodeterminata a un unico canone,
quello dell’eteronormatività obbligatoria e della maternità come scelta obbligata. Un
già visto che che ci riporta al 1995 quando per difendere la “famiglia naturale” dalla
Risoluzione del Parlamento Europeo del 1994 che chiedeva agli stati membri il
riconoscimento di pari diritti alle persone lgbtqia, il consiglio comunale votò le
famigerate mozioni omo-bi-transfobiche e indicò inoltre i soggetti degni di
riscuotere finanziamenti venne istituita la consulta per la famiglia alla quale
parteciparono – e tuttora operano- realtà integraliste .
Saremo presenti in consiglio comunale, in difesa degli inalienabili diritti di
autodeterminazione e riconoscimento per donne, gay, lesbiche e persone trans, per
monitorare e denunciare ogni scelta oscurantista affinché l’istituzione pubblica e
laica non diventi ostaggio di pericolose derive confessionali.

La prima e l’ultima parola spetta alle donne!
Cittadine e cittadini unite per la laicità contro ogni forma di sessismo, razzismo e
fascismo.

Al sindaco di Verona Federico Sboarina:  [email protected]
alle/ai consigliere e consiglieri del comune di Verona: [email protected]
al Presidente del consiglio comunale Ciro Maschio:[email protected]