Questa mattina si è tenuto l’incontro “Cambia Italia” organizzato a Roma dalle maggiori associazioni lgbt italiane, per un confronto diretto con i partiti e i candidati alle elezioni sulla loro agenda sui temi dei diritti civili e di libertà di gay lesbiche e trans.
Nel corso dell’incontro i rappresentanti di Rivoluzione Civile e Sel hanno espresso un sì chiaro e circostanziato, con l’adesione alla campagna Temposcaduto (www.temposcaduto.com), alla piattaforma programmatica che Arcigay sta sottoponendo ai candidati, e quindi un sì al voto in Parlamento su di una legge che garantirà l’accesso al matrimonio civile per le persone omosessuali. Anche da molti e molte candidate del Movimento 5 stelle stanno arrivando importanti adesioni alla campagna.
La “proposta tedesca” sostenuta dal Partito Democratico nel corso dell’incontro e nelle dichiarazioni pubbliche al contrario, è ancora troppo distante da quel minimo che omosessuali e lesbiche italiani, le loro famiglie, e gli italiani si attendono da un gruppo politico che si dice realmente progressista e che si batte per l’uguaglianza formale e sostanziale di tutti ed è già vecchia rispetto al quadro normativo europeo.
Registriamo positivamente la posizione favorevole al matrimonio anche di tutti gli esponenti del PD presenti all’incontro e siamo certi che sia largamente diffusa nel partito.
Se davvero, come oggi è stato dichiarato, il PD ritiene questa posizione l’inizio di un percorso, aspettiamo le adesioni di candidate e candidati favorevoli alla campagna “Tempo Scaduto” . I partiti, come oggi è stato chiaramente espresso durante l’incontro, hanno la responsabilità sociale e culturale di un avanzamento della società e della politica in Italia. Vogliamo sapere con chiarezza chi ci si chiede di votare. I laici del PD trovino il coraggio di parlare chiaro, non hanno che da guadagnarci.
Arcigay non si accontenterà di nessuna proposta al ribasso sui diritti e sulla dignità. L’uguaglianza è formale e sostanziale, non può essere raggiunta a piccoli passi ma deve essere compresa in un disegno politico di chi si candida a governare questo paese. Esprimeremo giovedì prossimo un giudizio complessivo su questi temi declinati nel corso della campagna elettorale.
Flavio Romani, presidente di Arcigay.