Abbiamo letto con interesse l’analisi di Veltroni pubblicata da “La Repubblica” quest’oggi e non possiamo che condividerla ove sostiene che il Paese ha bisogno di progresso. Ne ha bisogno soprattutto ora che la drammatica incertezza della crisi economica trascina paura e il pericolo concreto di arretratezza.
Siamo però a rammentare a Veltroni che il riformismo necessario è quello che guarda all’attualità e non al passato, sennò non sarebbe coerente con se stesso.
Veltroni coraggio: di unioni civili si parlava quindici anni fa e nulla è stato fatto. E’ giusto proporle per tutti, riconoscendo le coppie di fatto, come modo alternativo al matrimonio di costruire famiglia, ma dopo decenni di sterili dibattiti politici per le persone omosessuali la giusta soluzione è un’altra.
Il vero riformismo economico, sociale, civile e politico è costruito sul rilancio del principio di eguaglianza, e per le coppie dello stesso sesso l’eguaglianza può significare solo una cosa: matrimonio civile. Noi ci crediamo ancora che nel nostro Paese lo slancio riformista ci sia e debba coraggioso e giusto per essere autentico: diversamente il riformismo rischia di non profumare di gelsomini e libertà, ma di puzzare di naftalina e propaganda.
Paolo Patanè, presidente nazionale Arcigay