Apprendiamo che il pacchetto di iniziative denominato “diritto al futuro” e dedicato a coppie di lavoratori precari voluto dal Ministero della Gioventù, è aperto, per ammissione del Ministro Meloni stesso, solo e soltanto alle “giovani coppie sposate di under 35, con o senza figli, oppure ai nuclei monogenitoriali che, in questo caso, abbiano dei figli”.
Così non avranno accesso al fondo di 50 milioni di euro per l’acquisto della prima casa le coppie di fatto etero e omosessuali. Non è chiaro poi se gli omosessuali sposati all’estero abbiano accesso al fondo.
Lo Stato dovrebbe farsi carico di tutti i cittadini e l’esclusione dal welfare delle coppie di fatto è una inaccettabile discriminazione. Ci spieghi il Ministro Meloni perché le nuove famiglie non hanno diritto al futuro.
Paolo Patanè, presidente nazionale Arcigay
