L’approvazione dell’Assemblea nazionale francese del matrimonio civile tra persone dello stesso rappresenta il superamento di uno snodo fondamentale per il futuro della battaglia di piane parità di gay, lesbiche e trans. Ora la legge dovrà passare al vaglio del Senato.
Non solo la Francia sta rapidamente raggiungendo Spagna, Olanda e gli altri paesi che consentono a gay e lesbiche l’accesso al matrimonio civile, ma il voto dell’Assemblea nazionale francese dimostra che provvedimenti come il Pacs, come eventuali modelli tedeschi, seppur utili nel garantire diritti alle coppie di fatto, non garantiscono la piena parità tra cittadini, obbiettivo che ogni sana democrazia deve prefiggersi.
Con il voto francese di oggi coloro che andranno in Parlamento in Italia sanno che non potranno stare a guardare: il tempo è ampiamente scaduto, una legge sul matrimonio non è ulteriormente procrastinabile. E se non arriverà promettiamo, fin da ora, iniziative eclatanti: vogliamo poterci sposare nel nostro paese al più presto.
Flavio Romani, presidente Arcigay
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