Arcigay esprime sdegno per l’ignobile e vigliacca aggressione omofoba subita dall’onorevole Paola Concia e dalla sua compagna Riccarda, ieri sera mentre camminavano mano nella mano all’uscita dal palazzo del Parlamento.
L’atto è di una gravità inaudita perché ha colpito due persone, la loro identità, i loro sentimenti, e, attraverso Paola deputata e relatrice della Legge contro l’omofobia, il simbolo di quella battaglia parlamentare che è stata abbandonata con cinismo e assenza di spessore politico da un Legislatore distante dal Paese e dai suoi problemi reali.
Questa aggressione solleva la nostra rabbia non solo per la violenza nei confronti di due donne lesbiche, ma rappresenta un oltraggio al Parlamento, e al senso stesso della battaglia per una giusta eguaglianza delle persone gay, lesbiche e transessuali in Italia.
Queste circostanze ci ricordano quanto facilmente in Italia si dimentichi la tragedia silenziosa di migliaia di persone gay, lesbiche e trans che ogni giorno nel nostro Paese soffrono violenze verbali, fisiche, e psicologiche negli ambiti più diversi.
Per l’ennesima volta ci rivolgiamo alle Istituzioni perché la smettano di coprire con la loro inazione la violenza e la vigliaccheria degli omofobi ed abbiano piuttosto l’umanità, il coraggio, la decenza ed il senso del dovere di proteggere le persone gay, lesbiche e transessuali, come tutti i cittadini, dal disprezzo dell’ignoranza e degli abusi, estendendo la legge Mancino contro l’ omofobia e la transfobia.
A Paola Concia e alla sua compagna va tutta la solidarietà di Arcigay.
Paolo Patanè, presidente nazionale Arcigay