Restiamo stupiti a leggere che Debora Serracchiani ricorda i DICO del Governo Prodi come esempio dell’impegno del PD per le coppie dello stesso sesso. Siamo alle prese in giro?
Indicare i DICO come esempio positivo in favore delle coppie dello stesso sesso ci dimostra in modo nettissimo il cinismo e la superficialità di una proposta fatta sulla pelle e sulla vita delle persone.
Tralasciando di commentare l’inconsistenza offensiva di quel testo di legge, mi permetto di rammentare all’On.le Serracchiani che lei, eletta al Parlamento europeo facendosi paladina del matrimonio civile tra persone dello stesso sesso, non può adesso puntare sui DICO per farsi evidentemente eleggere al Parlamento nazionale , perché questo allunga un’ombra precisa su tutta la sua credibilità politica che sottoponiamo non solo alle persone gay, lesbiche e transessuali, ma a tutta l’opinione pubblica di questo Paese. Ora basta prendere in giro le persone con mortificanti traccheggi!
Basta parlare di ricatti se Enrico Pizza, assessore PD al Comune di Udine minaccia di uscire da un partito che non sia finalmente chiaro sui diritti delle coppie dello stesso sesso. Certe posizioni, cara onorevole Serracchiani, si chiamano dignità e non certo ricatti e magari trovassero altri esempi ed altro coraggio.
La dignità delle persone dovrebbe stare a cuore a chiunque ricopra incarichi politici o istituzionali.
Ribadisco: il PD dica oggi e una volta per tutte se è un partito a destra della destra europea e non ritiene la questione dei diritti delle persone e delle coppie dello stesso sesso come fondante per il suo progetto di rinnovamento e di compimento della democrazia nel nostro Paese.
Lo dica agli elettori una volta per tutte. L’On.le Serracchiani a sua volta ci dica oggi , una volta per tutte, se l’Italia che ci propone è dentro i confini culturali dell’Unione o fuori. A chi guarda onorevole? A Cameron e Blair oppure ad un cattocomunismo retrivo ?
Paolo Patanè
Presidente nazionale di Arcigay