“Di fatto stiamo osservando come tutte le promesse, fatte in campagna elettorale o subito prima dei momenti di visibilità come i Pride o il Festival del Cinema LGBT, stanno venendo meno. L’argomento dei diritti è uscito dalle agende del Comune, o forse si pensa che si è già fatto abbastanza.
Nessuno sembra riflettere sul fatto che Torino era capofila in Italia sui diritti grazie al lavoro costante di sponda tra le istituzioni e le associazioni che aveva prodotto un’eccellenza anche sul panorama internazionale, generando non solo un avanzamento culturale ma anche un volano per l’economia. Torino è infatti punto di riferimento per centinaia se non migliaia di persone che scelgono questa città come meta turistica, come luogo per studiare o per avviare un’attività proprio perché è riconosciuta l’importanza della specificità LGBT.
Ci chiediamo oggi se questo tema è scivolato in secondo piano per semplice miopia o per scelta consapevole. In entrambi i casi aspettiamo un chiaro segnale di inversione di marcia, come già rimarcato bene nel comunicato inviato dal Coordinamento Torino Pride LGBT che invita il sindaco a chiedere l’abrogazione delle orribili leggi di San Pietroburgo, e ci permettiamo di invitare già fin da ora il sindaco, il consiglio comunale e la giunta a partecipare, il 20 novembre, alle iniziative commemorative in occasione del Transgender Day Of Remembrance 2012, giornata dedicata alla commemorazione delle vittime dell’odio e del pregiudizio nei confronti di persone trans e transgender”.
Marco Giusta
Presidente Arcigay Torino Ottavio Mai