Arcigay: Washington a un passo dal matrimonio gay. Italia, ritardo ottuso

  

Nel corso della notte il senato di Washington ha approvato, con 28 voti favorevoli e 21 contrari, un progetto di legge per legalizzare il matrimonio civile tra persone dello stesso sesso. Il progetto sarà votato, a breve, dalla Camera dei Rappresentanti, che probabilmente darà il via libera alla legge.

Il matrimonio omosessuale negli Stati Uniti è legge negli stati di New York, Connecticut, Iowa, Massachusetts, New Hampshire, Vermont e nel Distretto di Columbia. I legislatori del New Jersey e del Maryland hanno aperto il dibattito sulle nozze tra persone omosessuali proprio quest’anno, e una proposta favorevole ai matrimoni tra persone dello stesso sesso potrebbe apparire nel Maine sulla scheda elettorale di novembre.

Di fronte a queste importanti novità che giungono dagli USA il ritardo sui diritti delle persone gay, lesbiche e transessuali in Italia si fa sempre più ottuso, sinistro e inspiegabile.

Il matrimonio tra coppie dello stesso sesso, e diverse tipologie di leggi sulle unioni civili sono capillarmente diffusi in Europa. Dopo 20 anni di governi “del nulla”, stiamo cercando di riportare il paese al passo con l’Occidente. Insieme ai necessari e urgenti provvedimenti meramente economici attendiamo provvedimenti improcrastinabili per migliaia di cittadini lgbt. L’Italia conquisti finalmente il futuro attraverso il rispetto dei parametri economici, ma anche dei diritti sociali e civili e delle persone omosessuali e transessuali. Saremo davvero in Europa quando ci staremo con entrambe le gambe, e non, in bilico precario, a metà.

Paolo Patanè, presidente nazionale Arcigay


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