L’Ordine degli psicologi lombardo: no alle terapie riparative

  

Si è concluso ieri pomeriggio, dopo un intenso programma di lavori e un interessante dibattito finale, il convegno promosso dall’Ordine degli psicologi della Lombardia e dedicato al tema dell’omosessualità in rapporto alle terapie riparative. Oltre un centinaio i partecipanti al convegno fra psicologi, psicoterapeuti e psichiatri. Gli esperti invitati dall’OPL hanno inquadrato storicamente e culturalmente il fenomeno dell’omosessualità, di derivazione positivistica ottocentesca, e quello delle terapie di riorientamento sessuale che, contro ogni evidenza scientifica, patologizzano l’omosessualità e pretendono di curarla.

Autorevolmente, il presidente dell’Ordine regionale lombardo, dott. Mauro Grimoldi, ha chiarito che deontologicamente e terapeuticamente tali teorie riparative sono da considerarsi fuori dalla deontologia e fuori dalla legge.

Durante la giornata si sono alternati al tavolo dei relatori: Vittorio Lingiardi, docente di psicologia dinamica alla Sapienza di Roma; Marzio Barbagli, uno tra i maggiori sociologi studiosi della condizione omosessuale in Italia e lo psichiatra Paolo Rigliano.

La conclusione, affidata alla rappresentante dell’Ordine lombardo, dott.ssa Carlotta Longhi, ha declinato gli impegni futuri: maggiore formazione, maggiore informazione e maggiore sorveglianza affinché psicologi, psicoterapeuti e psichiatri (tutti i cosiddetti scienziati della mente) siano avvertiti rispetto alla a-scientificità delle terapie di conversione e alla inderogabile urgenza di porsi di fronte a qualsiasi paziente/cliente con atteggiamento acritico/autocritico, non giudicante, scevro da condizionamenti mutuati dai pregiudizi di carattere ideologico o religioso.

Arcigay La Salamandra era rappresentata dal presidente Davide Provenzano, che ha ringraziato OPL per aver tenuto a Mantova il convegno, che per la prima volta da 18 anni a questa parte ha ricevuto il patrocinio della Regione Lombardia.

E’ intervenuto anche il presidente nazionale Arcigay, Flavio Romani, che ha segnalato l’attenzione e l’interesse dell’associazione per tutti quegli psicologi e psicoterapeuti che vogliono rendersi disponibili in modo che giovani e adulti bisognosi di aiuto possano trovare una consulenza priva di pregiudizi, aperta e accogliente.

Particolarmente apprezzabile è stato l’intervento di saluto portato in apertura del convegno dall’assessore al Welfare del Comune di Mantova, Roberto Irpo, che ha testimoniato la sua personale e anche a nome dell’amministrazione piena attenzione e apertura verso le tematiche trattate nel convegno e ha ribadito che la città di Mantova non fa differenze tra cittadini di serie A e B, ma rispetta la dignità della persona umana indipendentemente da ogni condizione personale.
Aveva confermato la propria partecipazione anche l’assessore regionale alla Sanità, prof. Mario Melazzini, che all’ultimo momento ha dovuto declinare per un impegno istituzionale a Milano, ma ha riconfermato attenzione rispetto all’argomento.

Arcigay La Salamandra ha confermato l’impegno a lavorare in sinergia con tutti gli interlocutori istituzionali, sanitari, scientifici per superare stigma e pregiudizio in favore di un pieno benessere per tutti i cittadini.