Mille giorni, Romani (Arcigay): “Ci aspettavamo il riconoscimento delle unioni tra persone dello stesso sesso, ci ritroviamo un sito. Renzi usi parole chiare”

  

Bologna, 1 settembre 2014 – “Non una parola sul riconoscimento delle unioni tra persone dello stesso nell’agenda dei mille giorni del Governo”: Flavio Romani, presidente di Arcigay, commenta la conferenza stampa appena conclusa dei premier Matteo Renzi. “Lo stesso Renzi – sostiene Romani – aveva annunciato la discesa in campo del Governo per regolare le unioni tra gay e lesbiche, scavalcando di fatto l’azione parlamentare. Aveva anche indicato una scadenza: settembre. Oggi scopriamo che la promessa è scivolata fuori dall’agenda, non solo del prossimo mese ma dei prossimi tre anni”. “Che succede?”, chiede il presidente di Arcigay. “Se questo vuoto è l’implicito annuncio che sul tema sarà il Parlamento a legiferare – prosegue Romani – non possiamo che salutare con piacere questa retromarcia del Premier, seppur mai esplicitamente espressa. Ma se questa assenza vuole essere l’ennesimo annuncio di rinvio a tempo indeterminato del dibattito sui nostri temi, allora il Premier si assuma la responsabilità di dare questo annuncio a chiare lettere  e di fronteggiare la reazione dei cittadini e delle cittadine gay e lesbiche che è chiamato a governare e che meritano almeno parole chiare. In base a quelle – conclude Romani – faremo sentire la nostra voce”.