Se il buongiorno si vede dal mattino, con il PD siamo alla buonanotte.
Il partito, da Grosseto, ci offre ulteriore testimonianza dell’estrema confusione che regna tra le sue file nel definire una strategia sui diritti di gay,lesbiche, bisex e trans che corrisponda ad un partito riformista, laico e progressista di stampo europeo.
E’ notizia di oggi infatti che su di una mozione per l’istituzione di un registro simbolico delle unioni civili presentata da Sel, il Pd di Grosseto si spaccherà e che i cattolici del partito voteranno insieme a Udc e Pdl.
Ci troviamo di fronte a un retrivo e pericoloso schieramento pronto ad avvilire il concetto di laicità dello Stato e calpestare la dignità di omosessuali, lesbiche e trans, cittadini italiani come tutti gli altri ma mai per la Legge.
Insomma se, da questo punto di vista, Udc Lega e Pdl paiono irrecuperabili, di rincorrere i “no” del PD siamo proprio stanchi, stanchissimi.
Paolo Patanè, presidente nazionale Arcigay